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De Laurentiis: “Mi ha colpito Rog, mentre darei fiducia a Gabbiadini con un cambio di modulo”

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De Laurentiis ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia, è intervenuto Aurelio De Laurentiis, il quale ha dichiarato: “Come sto? Bene, molto tranquillo, anche rasserenato sull’andamento della squadra. Un conto sono le chiacchiere da bar, un conto vivere il contesto dall’interno. Tutti stanno crocifiggendo ora Gabbiadini ma non ha colpe, ha avuto un gesto che non ha mai fatto, è stato fuori, questo non l’ha aiutato come carburante nella sua psicologia. Io credo che bisogna ancora dargli spazio, ma non mi permetto di dare suggerimenti a Sarri, ma con Gabbiadini forse vanno studiati diversi moduli, forse il tanto caro al nostro allenatore 4-3-1-2 che potrebbe giovare, o forse no? Quest’anno siamo però squadra, giocano tutti, abbiamo un centrocampo di livello, forse il più bello che possiamo desiderare e dobbiamo aspettarci qualcosa di importante. Mi auguro giochi anche Rog per vederli tutti quanti, si parla di giovani, ma gli errori possono farli tutti. Maksimovic mica è così giovane ed è capitato che ti va su un braccio, che colpa gliene facciamo? Per carità! Ma non sono colpe anagrafiche. Se l’avesse fatto un giovane avrebbero detto che sono troppo giovani.”

SUL SAN PAOLO- “Noi siamo agli ultimi posti sulle classifiche sullo stadio. Io sono in un mondo conoscendo gli sviluppi, altri no. Non siamo divisi in buoni o cattivi, il sindaco è buono perché vuole i 60mila, io no perchè voglio farlo più pubblico. Ragioniamo in termini di sicurezza, che non c’è, dovrebbero chiudere tutti in Italia”. Devo dire che ieri mi ha meravigliato ieri il sostegno dello stadio, forse solo il Borussia ha un sostegno così clamoroso. Ieri mi ha impressionato lo stadio del Besiktas”.

IL CENTROCAMPO- “C’è Diawara, ma anche Zielinski è Rog, che è un bel giocatore per quello che ho visto nei nostri studi fatti. E’ di personalità, può dare molto al centrocampo. C’è Hamsik poi che ha giocato anche più avanti in passato, giocavamo più alti, ma con Benitez non dimentichiamo che abbiamo vinto anche tante partite facendo tanti gol. Quando reclamiamo la stanchezza, potremmo fare altro, ma non mi permetto di dire cosa bisogna fare o non fare”.

SU MILIK- “Noi dobbiamo pensare agli equilibri di squadra. Ho sempre detto che la finestra sul mercato è sempre aperta, anche quando è chiuso, per studiare e verificare. C’è stato un incidente, mi auguro già a il 15 gennaio di poterlo riavere a disposizione. Poi vedremo per il gioco di Sarri cosa serve. A Sarri gliene avrò nominati una quindicina di attaccanti,  ad esempio Aubameyang, ma è molto difficile, giustamente, e ripeto giustamente, per uno come lui che insegna calcio scegliere il giocatore. Deciderà Maurizio, ma ci piace anche seguire i consigli dei tifosi che con passione ci fanno nomi, anche se a loro non interessano più di tanto certi equilibri. Aubameyang? Sono tre anni che ne parlo, ma ha ragione a dire che non va bene per noi. Mica possono andare tutti bene, all’inizio non capivo, non capivo in nessun modo, ora ho capito”.

SUL VIAGGIO NI CINA- E’ un grande motore, ormai partito e che non si fermerà. E’ il paese del fare, bene o male, ci sono tanti problemi sullo smog, ma c’è un’altra fiosofia molto accattivante e coinvolgente. Bisogna aprire alla Cina, creare un ponte forte, a partire da scuole calcio lì”.


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