In commissione Trasparenza la procedura dei trasferimenti interni alla Polizia Locale

In commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, si è discusso delle procedure relative alla mobilità...

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In commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, si è discusso delle procedure relative alla mobilità interna al Corpo della Polizia Locale. E? intervenuta l’assessora competente Alessandra Clemente.

L’incontro di oggi, ha illustrato in avvio di seduta il presidente Palmieri, risponde all’esigenza di chiarire le procedure relative alla rotazione e ai trasferimenti interni del personale della Polizia Locale, in seguito ad una precisa richiesta del consigliere Moretto (Prima Napoli).
Dalle segnalazioni pervenute alla Commissione da parte di alcuni dipendenti ascoltati in una riunione a porte chiuse svoltasi nell’ora precedente  sono emersi infatti elementi che testimoniano un malessere tra gli agenti e gli ufficiali del Corpo, anche a causa di una serie di recenti trasferimenti interni dei quali non sono chiare le motivazioni. Unico scopo della commissione, ha chiarito Palmieri, non è interferire con i criteri dei nuclei di valutazione degli uffici competenti, né controllare il loro operato, ma procedere ad un confronto sereno e costruttivo sul tema, con il solo intento di fugare ogni dubbio su eventuali forzature commesse.
In questo senso è stata stigmatizzata dal Presidente l’assenza del Direttore Generale e, soprattutto, quella del Comandante della Polizia Locale. Quest’ultimo, in una nota letta in aula dal presidente Palmieri, ha spiegato le ragioni del suo mancato intervento facendo riferimento alla normativa vigente e al fatto che non si possano effettuare controlli sulle scelte organizzative che fanno capo alla piena responsabilità del dirigente. Un punto sul quale Palmieri ha voluto ribadire la totale buona fede dell’iter seguito dalla Commissione, che non ha mai inteso sindacare sulle scelte da lui compiute  rispetto alle quali i dipendenti che si ritengono danneggiati possono rivolgersi alle autorità competenti – ma procedere ad un confronto sull’oggettività dei criteri di valutazione nelle procedure di mobilità interna.
Su questi aspetti sono intervenuti diversi consiglieri. Per Moretto non è possibile sottrarsi al controllo della Commissione, che ha il compito di vigilare sulle eventuali disfunzioni della macchina comunale, sulla efficienza, efficacia ed economicità dei suoi provvedimenti, proprio nel rispetto del principio di trasparenza. Scandalosa, per Lanzotti (Forza Italia) l’assenza del Comandante della Polizia Locale al quale, ha aggiunto Palmieri, era stato spiegato lo spirito della Commissione odierna e chiarito un iniziale equivoco su una co-audizione con il personale intervenuto stamattina . Lebro (La Città) ha parlato di elementi gravi che sono emersi dall’audizione di oggi, e dell’importanza di procedere, anche con un confronto con il Comandante della Polizia Locale e la responsabile delle Risorse Umane, ad una regolamentazione oggettiva della mobilità interna al Corpo, proprio per non dare adito a future speculazioni ed offrire una effettiva opportunità a tutela di tutti. Arienzo (Partito Democratico), ha fatto riferimento ai dati emersi dall’audizione di oggi, più di mille trasferimenti di dipendenti negli ultimi cinque anni  che pongono interrogativi sulla qualità del servizio offerto dalla Polizia Locale. Non si possono infatti sottovalutare, ha aggiunto, le ricadute sul lavoro degli agenti quando i trasferimenti vengono intesi come vessatori e punitivi, e chi ne fa le spese è soprattutto la città. Per Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) i casi raccolti nell’audizione di stamattina fanno emergere la necessità di procedure certe per la mobilità interna del personale della Polizia Locale, e per tutti gli altri comparti sensibili, proprio per riaffermare il principio della necessità del meccanismo rotativo ed evitare rischi di atti discrezionali e vessatori.
L’assessora Clemente ha risposto a queste osservazioni illustrando il percorso che l’Amministrazione intende seguire al netto degli equivoci sorti per la riunione odierna. Una definizione dei criteri di mobilità interna, ha spiegato, che passa necessariamente per un ragionamento di sistema condiviso, che vada oltre i singoli casi per i quali ogni dipendente ha facoltà di adire le sedi giudiziarie competenti, e punti ad un generale miglioramento della performance dei dipendenti pubblici, in linea con le prescrizioni della legge anticorruzione, puntando addirittura a superare lo standard del 25% che la legge individua per le rotazioni degli incarichi del personale: un modo, questo, per rispondere agli obiettivi strategici che l?amministrazione si pone. Questo confronto, come ha affermato il consigliere Cecere (Dema), potrà svolgersi in forma congiunta nelle commissioni competenti, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo del Consiglio Comunale. Pur ribadendo l’intento della commissione e condividendo il percorso proposto dall’assessora Clemente, il presidente Palmieri ha concluso la riunione definendo intollerabile che la dirigenza si sottragga ad un confronto nel rispetto dei ruoli e delle competenze.

Fonte: Ufficio stampa Comune di Napoli

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