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Colonia: scontri tra polizia e manifestanti. Merkel: “No diritto asilo se commessi reati”

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span style="color: #111111; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 20px; font-style: italic; line-height: 26px;">In piazza i militanti del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra ‘Pro Koehln’ e organizzazioni anti-razziste. Lancio di oggetti contro gli agenti. Gruppi di femministe sulla scalinata del Duomo. Cdu diffonde la ‘dichiarazione di Magonza’: procedure più severe nei confronti di criminali stranieri. Sale a 379 il numero delle denunce per i fatti di Capodanno

BERLINO – Tensione a Colonia, blindata per una giornata ad alta tensione, con due manifestazioni nel centro della città, a seguito delle aggressioni avvenute la notte di Capodanno contro le donne. In piazza sono scesi da un lato i militanti del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra ‘Pro Koehln’; dall’altro, con una contro-manifestazione, organizzazioni anti-razziste. La polizia, presente in forze e con molti automezzi blindati, anche con cannoni ad acqua, ha dovuto utilizzare gli idranti e i lacrimogeni per disperdere alcuni manifestanti, dopo che erano stati accesi alcuni fumogeni e c’era stato un lancio di oggetti.

Ferito un giornalista. Una portavoce della polizia di Colonia ha riferito che un giornalista è rimasto ferito negli scontri. Testimoni oculari citati dall’agenzia di stampa Dpa raccontano di altri feriti, alcuni con tagli sul volto, ma la polizia non ha confermato.

Manifestazione sospesa. Dopo gli scontri, la manifestazione è stata sospesa. Prima del corteo, Lutz Bachmann, cofondatore di Pegida (“Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente”) ha messo online un foto con la maglietta “no ai rifugiati violentatori”. Di fronte, divisi da transenne e poliziotti, i dimostranti della sinistra e dei gruppi anti-razzisti. Sempre secondo una stima della polizia, sarebbero 1.700, di cui la metà hooligans.

 
Flash mob al Duomo.In mattinata, un flash mob è stato organizzato da gruppi di femministe sulla scalinata del duomo di Colonia: “Rispetto, solidarietà e nessuna tolleranza” è lo slogan più scandito. Un concetto ribadito anche nei tanti cartelli issati. Le femministe hanno utilizzato fischietti e agitano tamburelli riempiendo di suoni la piazza antistante il Duomo.

Pegida all’attacco. Già ieri sera si è svolta nella città tedesca una manifestazione della destra xenofoba e islamofoba capeggiata dal movimento Pegida. Questo movimento, nato nell’autunno del 2014 a Dresda, nell’est della Germania, ha immediatamente approfittato dell’occasione per farsi portavoce della paura e dello sconcerto suscitato dagli eventi di Capodanno nella città renana.

Regole più dure. E, sempre ieri, il capo della polizia di Colonia si è dimesso, dopo le polemiche esplose per la carenza di sicurezza e il numero esiguo di agenti in servizio. La cancelliera Angela Merkel ha assicurato “che la piena verità sarà messa sul tavolo” senza “sconti ed edulcorazioni”.

Merkel: “A Capodanno azioni disgustose“. “Abbiamo assistito ad azioni criminali disgustose con donne attaccate e molestate”. Così il cancelliere Angela Merkel è tornata oggi sulle centinaia di donne molestate il primo gennaio a Colonia e ha annunciato che “vanno cambiate le leggi, che siano più dure, e che poi vanno effettivamente applicate”. La cancelliera ha poi riconosciuto che la Germania “si trova ad affrontare nuove sfide e che si è avuta l’impressione che se si volesse nascondere qualcosa ma non è vero. Tutto deve essere chiarito e essere messo sul tavolo”. Nell’ambito del previsto giro di vite, Merkel ha annunciato che saranno espulsi dal Paese tutti i profughi condannati per le molestie alle donne nella notte di San Silvestro, anche quelli la cui condanna sia stata sospesa con la condizionale.

Cdu: “Stretta sui criminali stranieri”. La cancelliera aveva annunciato una stretta sulle espulsioni e puntualmente, il vertice della Cdu, riunito a Magonza, ha dato il suo imprimatur a una normativa più severa nei confronti di quegli stranieri, compresi rifugiati o richiedenti asilo, che si macchino di reati. Il documento, diffuso questa mattina sotto il nome di “Mainzer erklärung” (dichiarazione di Magonza) prevede fra l’altro procedure più severe nei confronti di criminali stranieri e l’introduzione di controlli personali più invasivi in caso di sospetti. Nel documento si auspica che ai rifugiati, richiedenti asilo e profughi venga negato il permesso di soggiorno “se colpevoli di reati o responsabili recidivi di infrazioni”.

Per rassicurare la popolazione, la Cdu, senza indicare un tetto, assicura di lavorare per una limitazione degli arrivi di profughi, “poiché una prosecuzione dell’attuale trend andrebbe oltre le capacità di sopportazione dello stato e della società”. Una formulazione simile a quella che era stata utilizzata nel documento finale del recente congresso Cdu di Karlsruhe.

Consenso in calo. Durante il vertice di ieri sera – riporta la Faz – si è discusso a fondo dei fatti di Colonia e, secondo uno dei partecipanti, il circolo più ristretto di Merkel è molto reoccupato, poiché “il consenso della base è ai minimi termini”.

Più di 30 identificati. Intanto la polizia ha identificato 32 persone, per la maggioranza immigrati. Tutti gli uomini identificati, 29 dei quali avevano un permesso di soggiorno in Germania, sono stati accusati di aggressione e furto. Intanto sale a 379 il numero delle denunce per le aggressioni alle donne nella notte di Capodanno. Nel 40% dei casi gli investigatori indagano per aggressioni di natura sessuale.

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