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“Cavallino D’Oro”: Andrea Falamesca premiato per il progetto sulle Passivhaus (VIDEO)

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Amedeo Goria premia i vincitori del Cavallino d’Oro. Tra gli imprenditori, Andrea Falamesca per la Passivhaus

Roma- Nella splendida cornice del Grand Hotel Parco dei Principi di Roma, il 29 aprile scorso si è svolta la consegna del Cavallino d’Oro, il premio internazionale che la F.E.A.L.P. (Federazione Europea Autonoma Lavoro e Professioni) e il suo presidente, il Dott. Franco Moschetti, attribuiscono alle persone che si sono distinte nei diversi campi del lavoro, del sociale, dello sport, della cultura e della scienza, apportando significativi benefici alla comunità, allo sviluppo umano, alla crescita di una coscienza etica e, quindi, alla tutela dei Diritti umani e Sociali nel Mondo.

La manifestazione è giunta alla sua XXXVI° edizione e, nel corso della cena di Gala, alla quale hanno preso parte diverse personalità dello spettacolo, dell’imprenditoria, della moda, della cultura, della scienza e dello sport, il presentatore della serata, Amedeo Goria, ha consegnato il prestigioso premio ai vincitori che avevano concorso nelle diverse categorie, nominati da un’apposita giuria.

Tra gli imprenditori in concorso, è stata assegnata la targa del  “Cavallino d’Oro” ad Andrea Falamesca, il giovane imprenditore romano che si è distinto per le meritorie attività svolte nel settore dell’imprenditoria, recentemente intervistato da ViVicentro per l’innovativo progetto sulle Passivhaus.

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eggi anche: “Passivhaus, un nuovo stile nelle costruzioni. Intervista Andrea Falamesca”.

VIDEO: Consegna premio Andrea Falamesca

Abbiamo incontrato il dottor Falamesca premiato proprio per il suo progetto sulle Passivhaus e gli abbiamo chiesto cosa ha rappresentato per lui vincere questo premio.

Vincere questo premio è stato tanto inaspettato quanto emozionante, viste le personalità di grande spessore internazionale presenti all’evento che sono state premiate.

Ricevere questo riconoscimento – ha proseguito Falamesca- per me e per la squadra con cui giornalmente condivido il mio lavoro è un punto di partenza, un inizio, l’indicazione che la strada percorsa fino ad ora è quella giusta. Personalmente credo che quando ti consegnano un premio ti sei contraddistinto in uno specifico settore come uno dei migliori, dunque non bisogna mettersi su un piedistallo e guardare gli altri lavorare… dobbiamo uscire dalla porta e comportarci come una guida per ogni persona che incontriamo, condividendo le nostre idee e comportandoci da numeri uno. Questo non significa essere un capo ma bensì un leader”.

A chi dedichi questo premio?

“Dedico questo premio a chi con me ogni giorno condivide i sacrifici e gli sforzi che questo lavoro comporta, ai miei genitori e ai miei amici, augurandomi che sia il primo di una lunga serie e che tutte le nostre notti insonni portino enormi benefici all’intera comunità”.

Gli utili della manifestazione, come negli anni precedenti, sono stati devoluti ad associazioni umanitarie. Quest’anno in particolare, la serata di beneficenza è stata dedicata alla Ricerca sulla Sclerosi Multipla.

Maria D’Auria

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