Capri, Federalberghi: “A causa dei vertici sanitari regionali gli isolani sono soggetti a rischio di vita continuo”
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A causa dei vertici sanitari regionali gli isolani sono soggetti a rischio di vita continuo”. E’ la dura accusa di Federalberghi Isola di Capri rivolta ai vertici regionali della sanità “dopo i fatti dei giorni scorsi che hanno portato al decesso di una 50enne di Anacapri”. Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Capri, domanda: “Cosa ha impedito all’elicottero di base a Pontecagnano di intervenire in tempo per salvare la vita della nostra concittadina di Anacapri? Un contratto che limita l’orario di esercizio dell’eliambulanza alle 17? Chi è il fenomeno che ha stabilito questa direttiva? E come mai l’eliporto di Anacapri risulta agibile o meno a seconda di quello che passa al momento per la testa di chi deve decidere?”. Dalla questione eliporto a quella delle idroambulanze, Gargiulo si rivolge nuovamente ai vertici regionali della sanità e chiede: “Dove sono i mezzi promessi in estate? Come si fa a non vergognarsi di una gestione evidentemente scellerata se su tre idroambulanze disponibili, due risultano rotte? Cosa deve accadere ancora affinché intervenga qualcuno dotato di buonsenso e con un minimo di coscienza per mettere fine ai disagi che patiscono le isole? E’ sempre e solo questione di soldi?”.
Gargiulo critica anche la gestione dei collegamenti via mare. “Bisogna che qualcuno spieghi ai capresi quali sono le regole che stabiliscono la possibilità di andare e venire dall’isola e soprattutto dove ci si può dirigere. Capisco le difficoltà incontrate dagli aliscafi che, oltre un certo grado di mare mosso, non possono andare, ma per le navi lente la scelta di Sorrento come attracco a volte sembra forzata. Non vorrei che fra un po’ anche aliscafi e traghetti fossero costretti a scalare direttamente a Salerno per raggiungere la terraferma con il loro carico di pendolari e turisti”. Il presidente di Federalberghi Capri aggiunge una considerazione anche sulla situazione amministrativa a livello locale: “Su quest’isola ci sono due Comuni, intorno c’è il mare. Siamo soli, ci hanno lasciati da soli e la fase attuale dei rapporti fra le due amministrazioni non aiuta. Il mio augurio – conclude Gargiulo – è che possa prevalere la buona volontà e si riprenda la via della collaborazione, perché la rottura dei rapporti istituzionali porta a una frattura nella società, nel tessuto economico e turistico e danneggia l’isola. Invito le parti al dialogo e alla moderazione, mettiamo da parte le tensioni e riflettiamo tutti. Occorre un bagno di umiltà con un obiettivo ben definito: il bene dell’isola. Tutti devono farlo e ognuno deve fare la sua parte”.
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