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Ancelotti: “Insigne out per un problema, dobbiamo supportarlo! Fallimento? Non eravamo quotati per vincere la Champions”

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Ancelotti: “Insigne fuori per un problema, dobbiamo supportarlo! Fallimento? Non eravamo quotati per vincere la Champions o il campionato”

L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, ha risposto alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa d’avvicinamento alla partita contro il Frosinone. Queste le sue parole:

Obiettivi? “Vogliamo chiudere questo momento negativo. Vogliamo focalizzarci sul secondo posto, il nostro obiettivo e raggiungere la qualificazione in Champions. Il desiderio è di fare una bella partita con il Frosinone. Il secondo posto rimane un obiettivo che non era considerato da molti ad inizio stagione. 

Insigne? Non è disponibile per la gara, ha fastidio al tendine dell’adduttore. . E’ un problema che ha già da tempo che non gli permette di fare tutte le cose che sa fare, nulla di serio ma ci vuole pazienza. Anche Allan ha un fastidio all’adduttore, problema da sovraccarico. Recupera Albiol, anche se non credo partirà dall’inizio. Insigne sa come uscire da questo momento, ha avuto solo questo fastidio. Non c’è nessun caso, anche se non c’è alcun problema.
Come si recupera Insigne? Supportandolo, aiutandolo, cercando di metterlo nelle condizioni ideale per esprimere il suo potenziale. Mi dispiace che non può giocare domani. In questa settimana aveva capito perfettamente cosa fare.

Bilancio stagionale? La mia analisi resta positiva, questa squadra mi ha fatto vedere tante cose buone nella prima parte di stagione e anche qualche limite nella seconda metà. Si va avanti ancora con più fiducia. Vedo una squadra forte, i limiti possono essere limati nella prossima stagione. Ma sono molto felice di essere qui. Ho trovato la società giusta, ho grande supporto da parte loro che fanno un’analisi positiva della stagione. Il resto sono chiacchiere.

Fallimento? Vedo un ambiente negativo. Nessuno aveva detto all’inizio che avremmo vinto campionato o Champions League. L’unico rammarico è la Coppa Italia. Siamo competitivi in campionato, siamo al secondo posto, parteciperemo alla Champions League. Vedo analisi di carattere fisico, la squadra deve correre di più per vincere, ma non è vero. Si dà un’informazione sbagliata. Abbiamo vinto molte partite in cui abbiamo corso di meno, 14 su 20. Si parla del mio salario rispetto ai risultati della squadra, ma non è corretta questa cosa. Mi preoccupo se lo fa la mia società questa correlazione. C’è un contratto ufficiale in Lega, si può vedere lì quanto guadagno. 

Offerte da altre squadre? Le ho avute. Ma il contratto vale, non c’è nessuna discussione. Io sto benissimo al Napoli. C’è ancora più voglia di continuare qui a Napoli e proseguire il lavoro iniziato. Ci sono tutte le condizioni perchè io qui stia bene e rimanga motivato. Il resto sono chiacchiere. 

Alla squadra sta mancando la brillantezza? La squadra è stata più o meno brillante. La partita con l’Arsenal è stata condizionata dall’aspetto tattico, specialmente il primo tempo dell’andata. Se ci fosse un calo fisico lo valuteremmo, ma non ci risulta proprio. E’ calata la motivazione, ci siamo smarriti. Ma non è un calo fisico, ci pesa il fatto che siamo usciti dall’Europa League nella maniera non migliore possibile.

Sulla personalità dei giocatori: Alcune volte abbiamo denotato dei limiti nella gestione delle difficoltà. Questo ci ha penalizzato, è un limite che va limato dalla prossima stagione. 

La distanza dalla Juventus? Il gap che abbiamo avuto non lo abbiamo avuto in riferimento alla Juventus. Si può limare in parte con l’arrivo di nuovi giocatori, ma anche con la conoscenza di ciò che vogliamo fare in campo. E’ un lavoro che richiede tempo, ma si può fare. 

Incatenarsi se qualcuno vuole andare via? Non c’è nessuna necessità di vendere per fare un mercato positivo. Il Napoli farà un mercato secondo le nostre idee, chi vuole andare via non lo terrò forzatamente. 

Mertens? Può giocare ovunque, con la prima punta o da prima punta. Milik potrebbe giocare anche con un altro attaccante della sua stessa stazza. Dipende da quello che si chiede ad un attaccante. E’ cambiata un po’ la fase difensiva, come la interpretiamo. 

I tifosi pretendono risultati? Si pretende impegno, attenzione. Non si pretende un risultato, non siamo maghi. I tifosi possono pretendere il massimo impegno per i risultati, questo c’è sempre stato. Non c’è mai stata superficialità o sufficienza. Questo sarà garantito anche in futuro. Il Napoli merita di portare a casa qualcosa. 

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