Vespa Rosa: Il nostro pensiero in merito alla violenza sulla ventenne di Palermo

Dopo l’orrendo episodio di violenza nei confronti di una ventenne di Palermo, abbiamo contattato il...

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Dopo l’orrendo episodio di violenza nei confronti di una ventenne di Palermo, abbiamo contattato il direttivo della Associazione StabiaAmore per discutere dell’impatto socio/emotivo della questione su adulti e ragazzi.

Gianfranco Piccirillo, fondatore e presidente onorario dell’associazione culturale e sportiva StabiAmore, ha da subito lanciato il suo grido dichiarando.

Questo il suo pensiero in merito alla violenza di Palermo subita da una ventenne

”Come rappresentante del sesso maschile sono rimasto disgustato dallo squallore della vicenda dello stupro di gruppo compiuto su una ragazza a Palermo.

Allo squallore dello stupro si aggiunge quello dei video su Tik-Tok, nei quali un ragazzo si vanta per essere diventato “famoso” in tutta Italia.

C’è pure una profonda tristezza per il livello culturale e educativo, sempre più basso, presente in Italia.

Va fatta assolutamente pure una grande riflessione sulla questione normativa, perché le leggi spesso non riescono ad essere efficaci.

A questo si aggiunge anche l’atteggiamento maschile di pochi che invece di condannare duramente e senza riserve questi squallidi e vergognosi episodi, tende a minimizzarli, addirittura a giustificare, andando oltre tutte le regole, i limiti e i valori, siano essi religiosi o semplicemente morali.

Ai giovani non può essere consentito di fare tutto ciò che desiderano, senza che la scuola, la società e soprattutto la famiglia intervengano seriamente.

Credo che il ruolo degli Insegnanti debba tornare ad essere soprattutto quello di dimostrare l’utilità e l’importanza per la società di avere solidi modelli di educazione ambientale, alimentare, civica, culturale, ma a questo punto soprattutto sessuale.

Poi gli stessi genitori probabilmente devono smetterla di voler essere “amici” dei propri figli.

I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di solidi modelli di riferimento per imparare a stare nella società, seguendo regole comportamentali adeguate.

La scuola e la famiglia insomma, devono fornire ai giovanissimi gli strumenti culturali che possano consentire loro di crescere e maturare.

Dobbiamo tendere a costruire una società che conservi i valori importanti a cominciare da quello dell’educazione, per ottenere una convivenza rispettosa di tutte le persone.”

Conclusioni

Parlare è essenziale. Educare all’amore ancor di più se vogliamo che i nostri giovani vivano in un mondo che rispetti le donne!

Il Covid ha fermato tante cose: Rapporti, contatti, abbracci, amori, ed anche la nostra rubrica vespa rosa.

Qualche sporadico intervento della nostra vespina, amica giornalista e scrittrice Daniela Saraco a colorare di giallo blu la nostra sezione.

Ma oggi abbiamo voluto porre l’attenzione sulla figura della donna nella sua totalità e libertà, visto che neanche il Covid è riuscito, invece, a bloccare la violenza come quella di Palermo ed il femminicidio di cui si sentono sempre nuovi casi!

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