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Virginia Raggi sacrifica i fedelissimi: ”Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta”

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“Roma va avanti con Virginia Raggi sindaco del MoVimento 5 Stelle. Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia. Bisogna riparare agli errori fatti per fugare ogni dubbio. L’attività fatta da persone che si sono dimostrate inaffidabili sarà attentamente vagliata e opportunamente annullata o riesaminata da cima a fondo”. Sul blog di Beppe Grillo la sentenza del processo a cui il leader e fondatore del Movimento 5 Stelle ha sottoposto la prima cittadina della Capitale dopo la serie di vicissitudini che hanno scosso profondamente la sua giunta.
Alla fine di una giornata convulsa, il comunicato a due voci di Beppe Grillo e di Virginia Raggi sul blog dell’ex comico. “Combatteremo con le unghie e con i denti perchè Roma cambi, ma in un ambiente così corrotto e marcio dobbiamo aspettarci di tutto – scrive Grillo -. A breve defineremo un codice etico che regola il comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in caso di procedimenti giudiziari”. Poi conclude: “Mettiamo la barra a dritta e avanti tutta“. A seguire sul post il comunicato di Virginia Raggi che spiega: “Al termine delle ultime due riunioni di maggioranza, in cui erano presenti i consiglieri comunali, alcuni assessori e i presidenti dei Municipi del MoVimento 5 Stelle, e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo abbiamo stabilito di dare un segno di cambiamento”. Quindi l’attesa decisione: il sacrificio dei due uomini che le avevano chiesto Beppe Grillo e tutto il Movimento: “Daniele Frongia ha deciso di rinunciare al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Contestualmente Salvatore Romeo ha deciso di dimettersi dall’incarico di capo della Segreteria politica. Al contempo a breve avvieremo una nuova due diligence su tutti gli atti già varati”.
Virginia Raggi ha accettato le condizioni di Beppe Grillo
Secondo Huffington Post, il sindaco “ha accettato le condizioni che Beppe Grillo e buona parte di loro guidati dal capogruppo Paolo Ferrara e dal presidente dell’assemblea Marcello De Vito le hanno posto nelle ultime ventiquattro ore. Ovvero essere nei fatti commissariata, rinunciare al suo ‘Raggio magico’, a quella cerchia ristretta che ha consigliato il sindaco in questi sei mesi di amministrazione”. Ora, scrive ancora Huffington Post, “bisognerà rivedere anche la nomina che ha portato Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del dipartimento Turismo”.
Il sindaco ha ceduto perché non aveva i numeri per il ‘muro contro muro’
Un’analisi di quello che è avvenuto, con il sindaco che ha accettato di mandare via due suoi fedelissimi, viene fatto da La Stampa che scrive: “Raggi ha deciso di assecondare le richiese del leader M5S anche perché dopo aver proceduto a una conta dei consiglieri non era sicura di avere i numeri per continuare il muro contro muro. In giornata – si legge nell’articolo – il comico genovese ha fatto capire anche di essere pronto a ritirare il simbolo M5S nel caso in cui Raggi non avesse accettato il passo indietro dei suoi fedelissimi”.
Virginia Raggi ora è meno autonoma
Il sito di Tgcom24 analizza la situazione attuale di Roma e sottolinea che “l’autonomia decisionale di Raggi sembra comunque diminuita. Grillo, riferisce chi era presente, parla infatti di dare più spazio a Massimo Colomban, l’assessore alle partecipate vicinissimo alla Casaleggio Associati. E parla dell’esigenza di istituire un ruolo (politico) di supervisore della gestione capitolina, che faccia da raccordo con gli assessori”.
/agi

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