I due all’epoca dei fatti avevano 20 e 22 anni
S
orrento, i fatti risalgono al luglio 2015, quando una turista statunitense, di allora 25 anni, in città per passare le vacanze estiva, affermò di essere stata stuprata in una discoteca del luogo. Gli artefici dello stupro sarebbero due ragazzi, R. Capece e F. Franchini, di allora 20 e 22 anni, che furono riconosciuti tramite i sistemi di sorveglianza del locale e da un particolare tatuaggio che uno dei due aveva sul braccio.
Ad oggi sembrerebbe che la Corte di Appello di Napoli ha riconosciuto le attenuanti generiche e ha ridotto le pene inflitte in primo grado a due giovani casertani: Franchini, assistito dall’avvocato Romeo Vignola, rispondeva di violenza sessuale e di violenza sessuale di gruppo in concorso: i giudici di secondo grado gli hanno ridotto la pena a due anni e nove mesi di carcere (in primo grado gli vennero inflitti 4 anni e 4 mesi). La pena di Capece, invece, che rispondeva solo di violenza sessuale, è scesa da tre anni e quattro mesi a due anni. In primo grado Capece ebbe una riduzione pena grazie al risarcimento del danno alla vittima. Entrambi vennero giudicati con il rito abbreviato dal Tribunale di Torre Annunziata (Napoli).
I due ragazzi hanno sempre negato di aver commesso la violenza, affermando che i rapporti sessuali erano avvenuti con il consenso della ragazza che si trovava in Italia in vacanza. Secondo quanto emerso dalle indagini Franchini violentò la ragazza prima da solo e poi una seconda volta con l’amico.
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