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Taormina Film Fest 2020 – 66a edizione. I prestigiosi premi cinematografici

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Taormina Film Fest 2020 – 66a edizione
Cerimonia di chiusura. Cariddi d’Oro alla Carriera per il tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro. Emmanuelle Seigner presidente di giuria. Taormina Arte Award per Willem Dafoe e Nikolaj Coster-Waldau.

Si è conclusa ieri, nella suggestiva cornice naturale millenaria del Teatro Antico, con grande successo di pubblico sia dal vivo che online, la 66a edizione del Taormina FilmFest, diretto per la prima volta quest’anno da Leo Gullotta e Francesco Calogero. Il festival, uno dei primi a riprendere dopo l’emergenza Covid-19 in sala e in streaming su MYmovies.it, è stato prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Una variegata programmazione in Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, ha ospitato giornalmente – a ingresso libero e su prenotazione – le proiezioni del Concorso internazionale di opere prime e seconde, mentre il palinsesto online ha offerto una più ricca programmazione, disponibile per 24 ore, corredata da una striscia quotidiana di approfondimento, sulla pagina Facebook del Festival alle 20.45 con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a narrazione di un festival solo in parte virtuale. Prestigiosi e internazionali gli ospiti del festival, premiati per le rispettive carriere. In primis, il tre volte Premio Oscar, il Direttore della Cinematografia Vittorio Storaro, insignito del Cariddi d’Oro alla Carriera, la giornalista Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, del SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e dei Nastri d’Argento, insignita del Taormina Arte Award e l’attore danese star della serie Il Trono di SpadeNikolaj Coster-Waldau, insignito del Taormina Arte Award.

Oltre 40 anteprime sono state visionate al Taormina Film Fest 2020, con un omaggio ad Ennio Morricone.

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uattordici opere prime o seconde nel Concorso principale, 12 documentari, 11 produzioni indipendenti europee e 4 eventi speciali.

Rispettando a pieno nelle tre sezioni competitive la parità di genere tra i registi delle opere scelte – il 50% esatto degli autori è stato costituito da donne – la selezione della principale categoria competitiva si è dipanata intorno a “Our Own” di Jeanne Leblanc (CAN, 2020), “Critical Thinking” di John Leguizamo (USA, 2020), “The Lunchroom” di Ezequiel Radusky (ARG, 2019), “The Cloud In Her Room” di Xinyuan Zheng Lu (CHN/HKG, 2020), “The Alien” di Nader Saeivar (IRN, 2020), “Heart And Bones” di Ben Lawrence (AUS, 2019), “Oskar & Lilli – Where No One Knows Us” di Arash T. Riahi (AUT, 2020), “Jiyan” di Süheyla Schwenk (GER, 2019), “Mother” di Jure Pavlović (CRO/SER/ FRA/BIH, 2019), “Charter” di Amanda Kernell (SVE, 2020), “Uncle” di Frelle Petersen (DAN, 2019), “A Thief’s Daughter” di Belen Funés (SPA, 2019), “Perfumes” di Grégory Magne (FRA, 2020) e “Il Re Muore” di Laura Angiulli (ITA, 2019).

Tra le opere fuori Concorso, nello spazio denominato “Filmmaker in Sicilia”, le proiezioni speciali di “Io lo so chi siete” di Alessandro Colizzi, docufilm dedicato alla memoria e alla ricerca della verità per la vittima di mafia Antonino Agostino; “La storia vergognosa” di Nella Condorelli, realizzato con materiali inediti, reperiti presso archivi audiovisivi e fotografici, e imperniato sulla grande emigrazione italiana nelle Americhe del primo Novecento; e infine il film di chiusura del festival “La regola d’oro”, opera seconda di Alessandro Lunardelli, in buona parte girata a Taormina, con Simone Liberati, Edoardo Pesce, Barbora Bobulova, Hadas Yaron.

Nell’ambito della rassegna, due appuntamenti importanti hanno riacceso le luci sulla suggestiva cornice aulica del Teatro Antico, per l’occasione nuovamente fruibile e adibito a eventi di spettacolo.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana sabato 18 luglio sono stati ospiti della Regione Siciliana e del Taormina FilmFest in occasione dell’anteprima mondiale del film “Devotion”, diretto da Giuseppe Tornatore, con le musiche inedite di Ennio Morricone e prodotto da Dolce&Gabbana.

La cerimonia di chiusura dell’edizione – con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e della band The Magic Door – si è svolta ieri 19 luglio e ha visto protagonisti i vincitori delle tre sezioni competitive, con la consegna dei tradizionali premi Cariddi e Maschere di Polifemo, alla presenza della giuria internazionale.

Ecco la lista di tutti i premi, con le rispettive giurie e le loro motivazioni:

Concorso lungometraggi
La Giuria, composta dall’attrice Emmanuelle Seigner (anche Presidente di Giuria), dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttriceIngrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss ha così deliberato:

Cariddi d’oro per il Miglior Film
Un film rigoroso ma allo stesso tempo ironico e commovente, una grande regia che trasforma la vita di un piccolo mondo in un racconto universale, con uno sguardo visionario e poetico, e una padronanza assoluta del grande linguaggio cinematografico. Il Cariddi d’oro per il miglior film va a Onkel di Frelle Petersen (Danimarca).

Cariddi d’argento per la miglior regia
Una storia appassionante e travolgente, con uno svolgimento sorprendente per un racconto di realismo sociale, interpretato da un grande cast, con un montaggio serrato e una fotografia eccellente, nonché una musica e un suono eccezionale. Il Cariddi d’Argento per la miglior regia va a Charter di Amanda Kernell (Svezia).

Menzione speciale della giuria
La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale a La hija de un ladron di Belèn Funes (Spagna), un’opera prima moderna, di grande potenza, con la direzione di un gruppo di attori straordinari, che racconta la battaglia per la sopravvivenza economica e affettiva quotidiana.

Maschera di Polifemo per la migliore attrice
Un’interpretazione raffinata, capace di coinvolgere progressivamente lo spettatore fino a fargli accettare un personaggio di una donna qualsiasi, anche un po’ distante dalla vita, che alla fine rivelerà tutta la sua umanità permettendo al pubblico di esserne partecipe. La Maschera di Polifemo per la migliore attrice va a Daria Lorenci per il film Mater di Jure Pavlovic (Croazia).

Maschera di Polifemo per il miglior attore 
Con un grande carisma, poche parole e pochi gesti, un’interpretazione che riesce ad esprimere una forte sensibilità civile e umana, che racconta perfettamente le contraddizioni di un paese profondamente ferito. La Maschera di Polifemo per il miglior attore va a Bakhtiyar Panjeei per il film Namo /The Alien di Nader Saeivar (Iran).

Giuria Documentari

La giuria Documentari, presieduta dal regista Goran Devic e composta dal regista Antonio Falduto e dal regista Christian Bisceglia ha decretato
Miglior film del Concorso Documentari
Paradise Without People di Francesca Trianni (Stati
” Per l’impegno e la capacità nel catturare con un linguaggio efficace e sincero il momento in cui i sogni diventano illusioni e le illusioni realtà. Il premio per il miglior documentario va a un film intimo e minimalista. È un film che segue due giovani famiglie di rifugiati, che consentono alla regia di rendere visibile tutta la loro sofferenza e la complessità dello sradicamento sociale e culturale causato dalla guerra”.

La Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale al film
My dear mother, di Paul-Anders Simma (Finlandia)
Per la forza descrittiva con cui compone il ritratto di due adolescenti segnato dal dramma dell’abbandono e tuttavia capaci di superarlo in un viaggio risolutivo nel proprio passato e nelle radici di una intera comunità”.

Concorso Indieuropea
La Giuria giovanile per la sezione “Indieuropea” composta dagli studenti del Master TeA dell’Università degli Studi Internazionali di Roma- UNINT: Vittoria Cardone, Ludovica Coroniti, Sofia Gamba, Laura Gramegna, Walter Lancellotti, Serenella Priore, Giulia Romano, Dorotea Theodoli, Elisa Vetrano e dalle supervisor Elisa Pinci e Martina Losardo, ha così deliberato:

Premio per il Miglior Film va a “Maria Solinha” di Ignacio Vilar
Per aver rappresentato un tema così attuale come quello della repressione della libertà femminile attraverso un uso coinvolgente, innovativo e ricercato della meta-narrazione.

Premio per il Miglior Attore protagonista va a Ruscen Vidinliev nel film “18% Grey”, per un’interpretazione delicatamente intimista che accompagna il pubblico alla scoperta di un viaggio di crescita e di riscatto.

Premio per la Migliore Attrice Protagonista va a Astrid Bergès-Frisbey nel film “L’Autre”, per aver interpretato in modo realistico e sentito il dolore e il tormento della perdita, coinvolgendo lo spettatore in un percorso introspettivo e onirico.

Due le menzioni:
Per essere riuscito a raccontare le contraddizioni e le sofferenze di un territorio occupato in una realtà politica attuale poco conosciuta ma incredibilmente vicina, una menzione a “The forgotten” di Daria Onyshchenko

Per il modo originale e dinamico in cui musica, teatro, letteratura e animazione riescono a descrivere un periodo storico di forte censura e persecuzione artistica in Russia, una menzione speciale a “The nose or the cospiracy of Mavericks” di Andrey Khrzhanovsky.

Dal 18 luglio al 18 ottobre, presso la Casa del Cinema di Taormina,  è in corso la mostra fotografica “Le donne nel cinema” – realizzata in collaborazione con Fondazione CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Taormina Arte Sicilia – che presenta numerose immagini femminili tratte da alcune dei film più famosi e amati della storia del cinema italiano, tutte provenienti dall’Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale.

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