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Strage di Corinaldo: individuato chi ha spruzzato lo spray al peperoncino

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STRAGE IN DISCOTECA. Fermato il minore accusato di aver spruzzato lo spray urticante. Secondo i testimoni avrebbe usato lo spray. E’ giallo sui biglietti: venduti 680, staccati 500

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a strage di Corinaldo. Gli investigatori hanno individuato, sulla base di alcune testimonianze, chi ha spruzzato lo spray al peperoncino all’interno della discoteca Lanterna Azzurra scatenando il fuggi fuggi generale che poi ha portato la morte di 6 persone. Si tratta di un quindicenne (che vive in provincia di Ancona) al momento in stato di fermo per la droga (cocaina) che gli è stata trovata in casa, ma nessuna prova lo collega a quanto avvenuto venerdì notte. Del resto, secondo gli investigatori, non è ancora una certezza che sia stata quella la causa che ha scatenato il panico nella notte tra sabato e domenica. Infatti, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza, ha ripetuto per tutto il giorno che “quella dello spray non è l’unica pista da seguire”. Alcuni testimoni, tra l’altro, hanno parlato di “un fumogeno” mentre non è ancora stata scartata la possibilità che “l’odore acre” sentito da tanti ragazzi sia stato provocato da una rottura dell’impianto che diffonde il ‘fumo bianco’, quello che viene utilizzato nelle discoteche per creare l’effetto nebbia. Sono quanto saranno completati gli accertamenti tecnici – a partire da quelli sulla bomboletta spray ritrovata nel locale – sarà possibile dire con certezza cosa ha provocato quella sensazione urticante.

Quel che è certo è che il ragazzo non è ancora stato sentito dai pm e il suo nome non è nel registro degli indagati. Le procure ordinaria e minorile di Ancona sono, infatti, molto caute ma, comunque, il minorenne verrà sentito nelle prossime ore, molto probabilmente già prima della conferenza stampa convocata dai magistrati per il primo pomeriggio.

Intanto gli investigatori stanno continuando a lavorare anche sull’altro filone, quello che riguarda la sicurezza del locale e il numero di persone presenti (si apprende che sono stati 680 i biglietti venduti e quasi 500 quelli staccati) e che coinvolge in primo luogo i titolari della ‘Magic srl’, la società che gestisce la discoteca. Si tratta del rappresentante legale Francesco Bertazzi e dei due soci Quinto Cecchini e Carlantonio Capone: la loro iscrizione nel registro degli indagati sarebbe imminente anche in considerazione del fatto che la capienza del locale è di 459 persone, e quelle agibili sarebbero solo le due sale aperte al piano terra, mentre quella interrata non era fruibile.

A margine di questa disgrazia e dei controlli nelle discoteche, si segnala che i carabinieri hanno posto sotto sequestro due discoteche del Vallo di Diano in provincia di Salerno. In uno dei due locali c’erano 400 persone in più rispetto al consentito e le uscite di sicurezza erano inaccessibili. Nella seconda, oltre ad esserci più persone del consentito, sono state riscontrate anche violazioni delle norme antincendio.

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