NOTIZIE AS ROMA – Ultima partita della stagione per la Roma di Eusebio Di Francesco che conterà solo ai fini del piazzamento a terzo o al quarto posto in classifica (con uno scarto di 5 milioni di euro sui ricavi Champions). Queste le parole del tecnico abruzzese alla vigilia di questa sfida:
Obiettivo terzo posto. Quanto conterà l’approccio giusto?
Approcciare bene tutte le partite è fondamentale per crescere. Non è ancora raggiunto l’obiettivo terzo posto. Contro il Sassuolo non sarà facile, hanno perso una sola gara nelle ultime dieci. Avremo il desiderio di fare una partita importante.
Quali sono le sensazioni del ritorno?
Sono felice di rivedere tanti amici, tanti ragazzi con cui ho condiviso storie importanti. Sono state emozioni importanti in un contesto familiare e unico. Umanamente ho lasciato ma nello stesso tempo ho anche ricevuto grandi insegnamenti.
Ha chiesto un regalo a Monchi per Alisson?
Sono proprio sereno sotto tutto questo punto di vista, ho Monchi e De Sanctis che possono sostituirlo alla grande, il problema non si pone. Nel calcio non c’è mai nulla di definitivo, ma sono convinto per quello che sono le sensazioni mie è che Alisson rimarrà qui a Roma, ne sarei molto felice per il nostro percorso di crescita ma anche per il percorso di crescita della squadra.
Alisson e Under verranno convocati?
Alisson no, ha ancora un fastidio muscolare. Non sarà convocato e giocherà Skorupski. Under verrà, anche se non si è allenato nemmeno oggi con la squadra, farà un provino definitivo domattina per sapere se averlo o meno a disposizione visto che avanti abbiamo pochissime alternative al momento. Sta cercando di stringere i denti, ha preso una brutta botta, stiamo valutando. Lui e Fazio sono in dubbio.
Il dato più importante che questa stagione proietta sulla prossima?
La consapevolezza, l’aver avvicinato la gente, le sensazioni che provo io che prova la squadra, questo desiderio di appartenere a qualcosa. Siamo cresciuti in questo ma non dobbiamo mollarlo, non basta, lo ribadisco. Deve essere un punto di partenza, negli atteggiamenti e nei modi di fare, nell’affrontare l’ultima gara non dobbiamo sottovalutare nessuno e avere massima attenzione in quello che andremo a fare sia in sede di mercato sia nella preparazione e la gestione di quello che sarà la stagione dal punto di vista fisico e metodologico. Bisogna cercare di migliorare ancora, ma la bellezza di aver rivisto entusiasmo da parte di tutti credo che sia una partenza importante.
Politano e Berardi?
Non voglio parlare di giocatori che non sono della Roma, si travisa ciò che dico. Non vi do titoli. Sono affezionato a tanti giocatori. Magnanelli è l’emblema del giocatore che porterei in ogni squadra. Matteo e Domenico sono due giocatori a cui sono veramente molto legato, sono due di talento.
Un voto alla stagione?
Al di là dei voti voglio dare un giudizio generale. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions, anche se c’è un pizzico di rammarico, c’era il desiderio di fare qualcosina in più. Per la Champions ci diamo un ottimo voto. Per il campionato mi dispiace avere questo distacco dalle prime due, potevamo fare meglio dal punto di vista dei punti e dei gol, ma è stato ugualmente un campionato competitivo, con il raggiungimento dell’obiettivo Champions.
Il rammarico più grande? Il pregiudizio in generale. Non mi piace, mi infastidisce nei confronti di tutti, non solo nei miei confronti. Soprattutto nella parte iniziale della stagione. Sul campo non mi sarei aspettato difficoltà così grandi a dicembre e gennaio, ha un pochino compromesso il campionato quel periodo. Per il resto ci sono tante cose positive.
Fa il tifo per una tra Lazio e Inter?
Ad oggi credo che sia avvantaggiata la Lazio, ha due risultati su tre. Il risultato finale non mi interessa. Vedendo i numeri sono avvantaggiati loro.
Un giudizio su Coric e Marcano?
Ho detto prima che non parlo dei giocatori che non sono della Roma. Hai fatto bene a provarci. Nel momento in cui ci saranno calciatori che saranno acquistati dalla Roma potrò parlare di loro. Sul mercato stiamo lavorando in simbiosi col direttore e la società. Questa settimana abbiamo cominciato a parlare delle scelte, in precedenza il pensiero era solo l’obiettivo Champions. Avete scritto tanti nomi, a volte ne sapete più di me, siete ben informati, a volte devo chiedere conferme io.
Voglio chiudere la conferenza facendo le condoglianze alla famiglia del Presidente Anzalone. Faccio un saluto e do un abbraccio alla famiglia. Parlavamo delle sue qualità con Bruno Conti.
Diretta testuale di Claudia Demenica
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