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ra qualche settimana, esattamente Domenica 26 Marzo 2022, scatterà il momento dell’ORA LEGALE quando cioè dovremo spostare in avanti le lancette di un’ora. Quest’anno però potrebbe essere l’ultima volta in Italia, a breve infatti potrebbe esserci un cambiamento EPOCALE nella gestione degli orari in tutta Europa.
Vediamo di che si tratta leggendo quanto riportato da il meteo.it.
Negli ultimi tempi si sta discutendo molto a livello europeo sulla possibile ABOLIZIONE del cambio dell’ora con consultazioni popolari (Francia e Germania in primis) e proposte di legge in Commissione Europea sulla possibilità di eliminare il cambio dell’ora. La proposta è quella di lasciare la possibilità ad ogni Stato facente parte dell’Unione Europea di scegliere se continuare ad usufruire dell’ora solare o di quella legale.
La disputa è molto accesa specie tra i Paesi del Nord e del Sud in quanto a seconda della latitudine le ore di luce giornaliere cambiano sensibilmente. Per fare un esempio a Stoccolma (Svezia) il sole a Giugno tramonta alle 22:06, a Roma invece alle 20:48.
Questo si traduce in differenti costi per quanto riguarda l’illuminazione degli edifici ed altri servizi.
A questo si sommano i disagi fisici derivanti dall’ora in meno di riposo: insonnia, stress ecc.
Per il momento non si è ancora trovata una linea comune e l’idea di porre fine al doppio regime orario è rimandata se non interverranno altre modifiche o consultazioni.
In Italia, data la posizione del nostro Paese, il vantaggio derivante dal cambio dell’ora è rilevante sia dal punto di vista economico (più luce solare = meno consumi elettrici per l’illuminazione) che ambientale.
Secondo i dati Terna (gestore dei servizi elettrici), il minor consumo di elettricità in Italia dovuto all’ora legale è stato pari a 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora, la stessa energia elettrica annua usata da una regione come la Sardegna.
Ciò ha permesso ai cittadini di risparmiare circa 1 miliardo e 545 milioni di euro. Il tutto si traduce poi in minor emissioni di CO2 in atmosfera derivanti dalla produzione di energia e quindi un abbattimento, parziale, dei gas ad effetto serra responsabili del cambiamento climatico.
La situazione per il momento rimane ancora dibattuta e materia di scontro. Per quest’anno tutti pronti con l’orologio alla mano, l’ora legale entrerà in vigore domenica 26 marzo e terminerà domenica 30 ottobre 2022, quando saremo costretti nuovamente a mettere mano alle lancette…
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