Secondo il sindaco di New York, De Blasio, al momento non ci sono prove di legami con il terrorismo. Trovato un secondo ordigno esplosivo: una pentola a pressione simile a quella usata nella maratona di Boston
N
ew York, 18 settembre 2016, ore 20.30 (2.30 in Italia), un’esplosione definita di origine “intenzionale” è avvenuta sulla 23esima strada, tra la sesta e la settima nel quartiere di Chelsea, New York, in un orario in cui i suoi numerosi bar e ristoranti sono molto frequentati. L’esplosione ha provocato almeno 29 feriti, facendo ripiombare la Grande Mela e gli Stati Uniti nell’incubo dell’11 Settembre. Le autorità hanno tuttavia chiarito che in questa fase non ci sono prove di legami con il terrorismo:
“In questa fase non c’è una minaccia terroristica particolare contro la città di New York”, ha tenuto a rassicurare De Blasio. Il primo cittadino ha poi spiegato che le prime informazioni indicano che si è trattato di un “atto intenzionale”, senza tuttavia addentrarsi in dettagli. La polizia ha per altro parlato della possibilità di un secondo ordigno che sarebbe stato ritrovato a quattro isolati di distanza, sulla 27esima strada: anche qui nessun dettaglio, solo l’assicurazione che le indagini vanno avanti. I media americani hanno parlato del ritrovamento di una pentola a pressione, ma la notizia non è stata confermata ufficialmente. Ha inoltre indicato che, “sulla base degli elementi disponibili in questa fase”, non ci sono “nemmeno legami con l’incidente nel New Jersey”. In precedenza infatti, un ordigno artigianale collocato in un bidone della spazzatura a Seaside Park, nel vicino stato del New Jersey, era esploso senza provocare feriti lungo il percorso di una gara organizzata per i Marines. Ordigno che era stato programmato per esplodere nel momento in cui centinaia di corridori sarebbero transitati vicino al bidone della spazzatura in questa prova di cinque chilometri. L’inizio è stato però ritardato e la deflagrazione non ha provocato feriti, ha precisato il portavoce del procuratore locale, Al Della Fave.
Le sirene di ambulanze e mezzi di polizia sono risuonate per tutta la notte nel quartiere, sorvolato dagli elicotteri. La polizia ha bloccato l’accesso alla zona, senza comunque sgomberarla. New York è la città più popolosa degli Stati Uniti, con otto milioni e mezzo di abitanti. Il Paese ha dovuto convivere con numerosi attentati commessi da musulmani radicalizzati, come quello contro una discoteca di Orlando lo scorso giugno e quello del dicembre 2015 a San Bernardino, in California.
La Casa Bianca ha riferito che il presidente Barack Obama è costantemente informato dell’evolversi della situazione.
Lascia un commento