Nel corso delle indagini sono stati eseguiti arresti in flagranza
I carabinieri della compagnia di Mondragone (Caserta) hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riciclaggio e favoreggiamento personale.
L
e indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno permesso di far luce su un gruppo criminale che provvedeva all’immissione nella zona del litorale domizio, e in particolare nel comune di Mondragone, di consistenti quantitativi di crack, cocaina e hashish, ottenuti tramite fornitori dell’area napoletana o attraverso la collaborazione di cittadini albanesi.
Nel corso delle indagini sono stati eseguiti arresti in flagranza e denunce in stato di libertà a seguito di singoli episodi di spaccio gestito tramite il sistema delle richieste telefoniche, nonché vari recuperi di stupefacente. Alcuni indagati risultano inoltre coinvolti in un episodio di riciclaggio di un’auto di provenienza illecita. Tra i destinatari dei provvedimenti (13 in carcere, uno agli arresti domiciliari e uno con divieto di dimora) figura Francesco Tiberio La Torre, 31 anni, figlio di Augusto, considerato lo storico capo dell’omonimo clan.
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