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L’Italia stretta nella morsa dei dinosauri

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L’Italia stretta nella morsa dei dinosauri

L’Italia si trova quasi in campagna elettorale, e i politici di ogni partito hanno già iniziato a fare grandi discorsi, a parlare dei grandi traguardi raggiunti, a fare mille promesse che, a voler essere positivi, a stento manterranno, e a tessere le lodi del “loro” popolo.

Un popolo sfinito da quelle parole ormai senza senso, un popolo forte ma stanco di doverlo essere a ogni costo, un popolo e un Paese che meriterebbero che tutte quelle promesse fatte e mai mantenute, venissero realizzate.

Invece gli italiani devono far fronte alle sorpsrese che questo Governo fa loro, ultima delle quali è la tanto nominata legge Fornero, che ha stabilito l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni. Decisione presa perché l’Istat ha stabilito che la vita degli italiani si sta allungando sempre di più, e per questo è bene sfruttarli fino in fondo.

Ovvio che questa ennesima decisione pesi più delle altre sulle spalle degli italiani, che si chiedono come, e se, potranno poi godersi gli ultimi anni di riposo che avranno a disposizione, dato che molti non potranno usufruire delle belle “pensioni d’oro” che invece intascano i politici.

E mentre alla Camera è ferma la tanto discussa legge proposta da Richetti, per abolire gli odiati vitalizi, il Governo invece di fare davvero qualcosa per aiutare l’Italia a uscire da questo impasse, si preoccupa del calo del tasso di natalità e promette vantaggi per chi “metterà sù famiglia”.

Ma invece di promettere agevolazioni, la classe politica non si chiede perché, nella mente degli italiani, non sia al primo posto il pensiero di mettersi a procreare? Forse è proprio perché si pensa a quegli ipotetici figli che non li si mette al mondo. Perché quale vita gli si potrebbe mai offrire se i genitori non possono provvedere a loro?

Nella mente dei giovani al primo posto c’è la ricerca di un lavoro, che li gratifichi, che metta a frutto il loro ingegno e i loro sforzi, fatti durante gli anni di studi faticosi e pieni di rinunce.

Ma invece di pensare a questo, la classe politica italiana si preoccupa solo di proteggere un sistema vecchio in mano ai dinosauri, proprio come diceva il professore di patologia nel film La meglio gioventù:

“L’Italia è un paese da distruggere, un posto bello e inutile, destinato a morire”. E nessuno pare voler smentire tale affermazione.

A

CURA DI MARIA ROSARIA COTTICELLI

PRODUZIONE RISERVATA


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