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INTERVISTA A CARLA FORTEBRACCI, AUTRICE DI NERALUNA

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caption id="attachment_51098" align="alignleft" width="300"] Presentazione Neraluna[/caption]

Carla Fortebracci, intervistata da Vivicentro, presenta il suo ultimo lavoro “Neraluna”

Roma- Dopo il primo thriller pubblicato nel 2008 (Il mistero della dama bianca) e un romanzo autobiografico (Viaggio autobiografico nel paranormale nel 2009), la scrittrice Carla  Fortebracci torna con un romanzo esoterico intriso di misteri e passione.

Neraluna”, a soli due mesi dalla pubblicazione, sta ottenendo già un buon riscontro tra gli amanti del genere che si sono appassionati alla storia di Valeria, la protagonista del romanzo, e di Roy, un audace capitano dei ROS unito alla giovane da “una sorte inesorabile”. Le intricate vicende che coinvolgono i personaggi si tingono di giallo, casi apparentemente inspiegabili legati alla profezia della Neraluna, fanno emergere storie occulte e affiorano dimensioni parallele sullo sfondo delle rovine dell’antica Roma e della mistica Calcutta. Tanti ingredienti che creano suspense, rapiscono il lettore e lo tengono incollato ad un libro dal finale tutt’altro che scontato.

Incontriamo la scrittrice Carla Fortebracci in occasione della presentazione di “Neraluna” presso la libreria Infinite Parentesi di Roma.

Le sue opere sono legate da un tema ricorrente: il paranormale, ma qui spuntano elementi nuovi

Il paranormale è il tema centrale anche di questo thriller esoterico, questa volta però ho affrontato anche altri temi scabrosi come le sette sataniche e i trafficanti di organi”.

Il suo stile, inconfondibile, trae spunto da qualche evento particolare della sua vita?

Fin da bambina ho avuto contatti con il paranormale, prima attraverso i sogni, poi da grande attraverso situazioni realmente accadute. Mi  sono quindi trovata spesso in contatto con il male. Ho registrato le voci dei defunti, ho scritto in trance, ho avuto contatti con l’aldilà, ma alla fine ho preferito fermarmi perché ci sono delle porte che non vanno aperte…”.

Anche Roma è un tema ricorrente nelle sue opere, fa spesso da sfondo alle ambientazioni dei suoi romanzi…

Sì, è la mia città natale e mi è particolarmente cara. Anche il mio prossimo libro che è in stesura, ‘L’era del cigno’, è ambientato a Roma ma le vicende poi si spostano anche in altri luoghi più lontani come in Scozia, o a Calcutta come nel caso di Neraluna”.

Come nasce l’idea di Neraluna?

L’idea trae ispirazione da una storia realmente accaduta. Il racconto si rifà ad elementi e a persone reali: la casa in cui si svolge la vicenda, per esempio, è una casa che io stessa dovevo comprare; anche i protagonisti sono persone reali che finiscono in questo libro che, una volta iniziato, si è scritto da solo!”. “Ricorre anche il tema della cristianità legata al male – prosegue la Fortebracci– e c’è sempre una prescelta nella veste della protagonista, una prescelta da Dio per difendere il bene e, alla fine, riuscirà sempre a vincere sul male”. 

Nella parte finale del romanzo, “il fatto” viene archiviato come “incompreso” dai passanti che, ignari del proprio destino, dimenticano facilmente l’accaduto. Ma allora da chi è compreso?

È sicuramente compreso dall’autrice e da tutti coloro che credono in queste cose e cioè da chi crede che esistano delle entità negative, persone che si aggregano in sette sataniche ed inneggiano il male. La vittoria del bene sul male sta proprio nel finale, un’implosione che fa sprofondare tutti nell’inferno, satana compreso. Per chi non si accontenta dello stereotipo racchiuso nei suoi canoni, trova dunque una chiave di lettura diversa dalla spiegazione dei ‘soliti’ passanti ”.

Ci sarà un seguito di Neraluna?

Era previsto un seguito, ma nel frattempo si è evoluto e si è trasformato in un libro di fantascienza al quale sto già lavorando”.

E a noi non spetta altro che attendere con pazienza il prossimo capolavoro della scrittrice Carla Fortebracci (ndr. “L’era del cigno”).

 Maria D’Auria

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