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I murales per i ‘baby Rapinatori’ all’attenzione della Giunta Comunale

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I murales per i ‘baby Rapinatori’, oggetti di disputa tra il Prefetto ed il Comune di Napoli, ora oggetti dell’attenzione della Giunta Comunale.

I murales per i ‘baby Rapinatori’ all’attenzione della Giunta Comunale

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eri, in una nota congiunta, il vice sindaco Carmine Piscopo e gli assessori Alessandra Clemente e Luigi Felaco, in relazione alle polemiche sulla raffigurazione di ‘baby rapinatori’, giovani morti in episodi di violenza nei quali erano stati protagonisti, hanno annunciato di aver iniziato a lavorare a due ordinanze per richiedere il ripristino dello stato dei luoghi lì dove sorgono i murales dedicati ai due ragazzini uccisi mentre tentavano una rapina.

In particolare, il murales del 17enne Luigi Caiafa sarà rimosso, quello per il 15enne Ugo Russo sarà cancellato per poi realizzarne un altro.

Questo il comunicato della Giunta:

“Gli uffici del Comune di Napoli, a seguito di accurata istruttoria, stanno lavorando a due ordinanze per chiedere il ripristino dello stato dei luoghi ai condomini privati, non essendo di proprieta’ comunale i muri dove insistono i due murales”.

Altare marmoreo

Luigi Caiafa

“Per cio’ che attiene la rappresentazione del volto di Luigi Caiafa, la polizia locale e’ intervenuta in via Sedil Capuano, sequestrando un altare marmoreo, completamente abusivo, che era stato realizzato su pubblica strada in memoria del defunto. Con l’avallo di tutte le istituzioni preposte, siamo sicuri che anche l’opera muraria non autorizzata, di natura celebrativa, sara’ rimossa, scaduti i termini della diffida al condominio privato”

Ugo Russo

 “Per il murale raffigurante Ugo Russo, il comitato promotore e i familiari continuano ad asserire a gran voce che l’opera al momento realizzata non vuole avere finalita’ celebrative, ne’ essere portatrice di messaggi di illegalita’. E’ necessario quindi che l’opera evolva in un nuovo murale che non si presti a interpretazioni sbagliate. Lo faremo insieme alle associazioni, comitati interessati, comunita’ educante. Oltre alla rimozione dell’opera, mai autorizzata, ci convince l’idea di un nuovo murale dotato di tutte le autorizzazioni del caso, affinche’ i valori della legalita’ e della giustizia siano sempre piu’ patrimonio condiviso, non solo delle istituzioni, ma di tutta la societa’, dei giovanissimi che vanno strappati alla criminalita’ e alla poverta’ educativa e che attraversano tutti i giorni quella e altre piazze”.

“Tocca anche alle istituzioni accompagnare i piu’ fragili e scongiurare devianze. L’intento, al termine del percorso, e’ quello di avere una nuova opera che possa rappresentare il diritto ad una vita migliore delle tante bambine e dei tanti ragazzi di questa citta’. Che l’infanzia, l’educazione e la giustizia siano al centro della costruzione di una nuova opera di creativita’ urbana. Come Amministrazione cittadina, vogliamo ‘dipingere’, insieme con i territori, al Prefetto e alle istituzioni coinvolte una pagina diversa. E’ difficile, ma e’ l’unica strada che abbiamo”

concludono Piscopo, Clemente e Felaco

Alla loro voce si aggiunge anche quella di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde che da tempo si batte contro i murales e gli altari della criminalità a Napoli e provincia, che scrive:

“Dopo anni di battaglie finalmente un passo in avanti del Comune che promette di intervenire sul tema dei murales e degli altarini abusivi realizzati in ricordo di baby criminali. Non rimuovere tempestivamente i simboli della criminalità è un grosso torto a chi sulle strade lavora per tutelare la nostra sicurezza. Sono gli uomini e le donne delle forze dell’ordine, che ogni giorno combattono il malaffare, a meritare riconoscimenti. Il nostro auspicio è che le promesse dell’Amministrazione comunale si trasformino in concretezze al più presto come chiaro e unico messaggio educativo per le nuove generazioni.

Napoli ha bisogno di fatti e azioni inequivocabili. Dunque chiediamo tempi certi per eliminazione di murale e altarini abusivi inneggianti a criminalità e camorra. Oggi contiamo oltre 100 murale dedicati a criminali di varia natura e 500 fra altarini e cappelle commemorative per delinquenti (dove spesso vengono anche nascoste armi e droga). Siamo disponibili per accelerare le pratiche, non vorremmo che si rimanesse alle chiacchiere e alle buone intenzioni. Chiediamo di poter essere autorizzati, anche in brevissimo tempo, a rimuoverli con personale qualificato pagato di tasca nostra. Napoli ha bisogno di posizioni determinate contro la criminalità”.

Cristina Adriana Botis / Redazione Campania

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