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Adnkronos) – “Non credo che ci sia un genocidio” in corso nella Striscia di Gaza, “la parola genocidio è sbagliata anche dal punto di vista giuridico” rispetto alle azioni di Israele.Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rai Radio1 a ‘Ping Pong’, il programma condotto da Annalisa Chirico, rispondendo a una domanda sulla polemica dopo l’intervento di Ghali a Sanremo. Sottolineando che “credo sia stato riportato l’equilibrio con l’intervento dell’amministratore delegato della Rai Sergio letto da Mara Venier”, Tajani ha comunque affermato che “Israele sta sbagliando perché la reazione dopo l’orribile attacco del 7 ottobre sta provocando troppe vittime civili.
Abbiamo sempre invitato Israele a evitare rappresaglie che colpiscano in modo così pesante la popolazione palestinese che non è Hamas”. ”Non condivido una parola di quello che dice Albanese.L’attacco di Hamas non è stato un attacco militare, ma una caccia all’ebreo, un’azione che ha avuto risvolti incomprensibili, disumani, la profanazione di cadaveri, cose mai viste in nessuna guerra”.
Ed è per questo che ”comprendo la reazione di Israele”, che ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per le violazioni dei diritti umani commessi nei Territori palestinesi occupati, sottolinea quindi Tajani. ”Quando c’è un conflitto bisogna sempre essere molto prudenti, se si vuole la pace bisogna sempre puntare alla verità”, ha aggiunto Tajani affermando che ”Hamas è una organizzazione criminale che ha colpito a freddo civili israeliani.Non ha fatto un’azione contro una caserma dell’esercito israeliano, ma ha fatto la caccia all’ebreo.
Detto questo noi fin dall’inizio abbiamo chiesto a Israele di avere una reazione proporzionata”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)