La Guardia di Finanza di Fidenza ha scoperto una dipendente comunale cosiddetta “furbetta del cartellino”.
U
n’intensa e paziente attività investigativa condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Fidenza ha consentito di scoprire e cogliere sul fatto una cosiddetta “furbetta del cartellino”.
A cadere nelle maglie degli inquirenti una dipendente di un’Azienda pubblica di Fidenza la quale, dopo aver timbrato il proprio badge sul posto di lavoro, era solita allontanarsi per scopi personali, a volte per fare rientro presso la propria abitazione, altre volte per raggiungere vari esercizi commerciali ed acquistare i prodotti necessari a soddisfare le esigenze quotidiane della propria famiglia.
I Finanzieri fidentini hanno tenuto sotto controllo la dipendente, pedinandola e riprendendola utilizzando le telecamere appositamente installate sul luogo di lavoro e nei pressi dell’abitazione personale.
Il confronto tra i dati emersi dall’attività di monitoraggio ed i prospetti mensili delle timbrature eseguite dalla dipendente, hanno confermato l’illecita pratica, evidenziando un danno per l’ente erogatore dello stipendio.
L’impiegata infedele dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria dei reati di false attestazioni e truffa ai danni di un Ente pubblico. Rischia come previsto dal decreto Madia, l’immediata sospensione cautelare, senza stipendio, e, in tempi brevi, l’azione disciplinare di licenziamento.
Oltre a ciò, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Parma, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini, ha disposto – nei suoi confronti – l’applicazione della misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Le condotte illecite accertate dai finanzieri, oltre al danno economico arrecato, comportano un grave pregiudizio all’efficienza del servizio offerto all’utenza nonché al buon andamento della Pubblica Amministrazione, compromettendo il legittimo affidamento e la fiducia che la collettività ripone in chi svolge funzioni pubbliche.
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