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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia: la fortuna aiuta gli audaci..quando vuole!

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proverbi e i detti popolari tramandatici dai nostri nonni fanno parte del nostro linguaggio comune e quotidiano. Una di queste “formule” vuole che “La fortuna aiuta gli audaci”; evidentemente, però, questa regola non scritta non vale per la Juve Stabia o, se vale, le Vespe sono la classica eccezione che conferma la regola.
La gara di ieri con il Catania ha confermato come la Juve Stabia abbia raggiunto una maturità tale da giocare alla pari anche contro avversari per organico, rosa, risorse ed obiettivi superiori alla squadra di Caserta. Gli unici black out della stagione dei gialloblù sono quelli determinati esclusivamente dalla (non) prestazione delle Vespe, come avvenuto a Bisceglie ed in parte a Cosenza.

Eppure i presagi, prima del match del Menti contro i rossazzurri, non erano certo positivi, con la Juve Stabia che si apprestava ad affrontare la corazzata siciliana senza Paponi e Simeri, uniche due punte di ruolo dell’organico gialloblù. Nonostante le defezioni, ed un tridente offensivo certamente “sarriano” ma anche arrangiato, la Juve Stabia ha creato grattacapi al Catania e, soprattutto, non ha sofferto quella che doveva essere una supremazia catanese. Squadra corta, determinata e organizzata quella messa in campo da Caserta, con Lisi e Mastalli su tutti con licenza di inventare: Lisi puntando sul suo turbo, che finalmente non si vede più a intermittenza, e Mastalli, invece, sulla fantasia e sull’intelligenza tattica che, quando il 24 è in giornata, non mancano mai.

Almeno quattro le palle gol nitide create dalla Juve Stabia: un traversone rimesso in mezzo da Canotto nel primo tempo che sotto porta non ha trovato destinatari, un bolide mancino di Mastalli che ha impegnato Pisseri, un colpo di testa a porta sguarnita solo “spizzato” e non impattato da Simeri (poi subentrato), e la punizione nei minuti finali di Calò, che ha sorvolato di poco la traversa. A questi dinamiche si potrebbero aggiungere le conclusioni di Lisi e Viola o ripartenze dove solo l’ultimo passaggio non è stato azzeccato.

La prestazione dei gialloblù fa gonfiare il petto a Mister Caserta anche alla luce delle tante sostituzioni avvenute nella ripresa: il Catania ha inserito elementi come Curiale, Mazzarani, Manneh, Rossetti, titolari fissi in almeno 15 delle 19 squadre del girone.

La Dea Bendata (come il direttore di gara che a suo piacimento ha visto e non visto tanti episodi) ha ancora una volta girato il viso alle Vespe nei minuti finali, con una punizione nata da un fallo inesistente e battuta senza troppe pretese finita incredibilmente in rete.

Imperativo categorico è tenere bene a mente la gara di ieri, cancellando solo i secondi finali, perché una prestazione del genere non può che aumentare le certezze di Caserta e dei suoi ragazzi…certo se la Fortuna ogni tanto si vestisse di gialloblù non sarebbe male.

Raffaele Izzo


Juve Stabia TV


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