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È Online il sito per il reddito di cittadinanza: le domande dal 6 marzo (VIDEO)

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ggi, come annunciato, il governo ha presentato il sito del reddito di cittadinanza, che così muove i primi passi. Insieme con il sito, il governo ha presentato anche la carta numero zero (un fac-simile quindi) di quella che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte definisce essere una misura di equità sociale è una conquista di civiltà.

Di Maio e Conte presentano la carta Rdc - Reddito di CittadinanzaDa oggi, quindi, sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it – è possibile trovare, per ora, tutte le informazioni utili su come funziona e il Come richiedere il sussidio. Le prime domande potranno però essere presentate dal 6 al 31 marzo e, dopo la verifica dei requisiti da parte dell’INPS, si potrà incassare dal 27 aprile con un’apposita carta gestita dalle Poste che è uguale alla normale Postepay di colore giallo e con gli stessi loghi senza alcun riferimento al reddito di cittadinanza perché, dice Di Maio:

“non vogliamo discriminazioni. Non vogliamo che i beneficiari siano riconosciuti”.

Rilanciare l’occupazione, contrastare la disuguaglianza e l’esclusione sociale, garantire il diritto al lavoro, alla formazione e all’istruzione.

Sono questi gli obiettivi prioritari del Reddito di cittadinanza, la misura messa in atto dal Governo per favorire un sostegno economico e l’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nel mondo del lavoro e nella società. La misura, contenuta nel Decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019 e pubblicata il giorno stesso in Gazzetta Ufficiale, introduce il Reddito di cittadinanza (Rdc) a decorrere da aprile 2019.

Oltre al sito www.redditodicittadinanza.gov.it – è online l’URP dedicato al Reddito di cittadinanza, la nuova misura varata dal Consiglio dei Ministri il 17 gennaio scorso.

Anche su questo importante argomento, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali offre un supporto a portata di clic per gli interessati a saperne di più: cosa è e cosa offre, quali le modalità e quali i requisiti necessari per richiederlo. L’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) online del Dicastero, che da quasi due anni si pone come punto di contatto tra l’Amministrazione, i cittadini, le imprese e gli operatori del mercato del lavoro, dunque, fornirà informazioni sul Reddito di cittadinanza.

Tra le numerose FAQ già a disposizione, si segnalano quelle rivolte alle imprese intenzionate ad assumere i cittadini beneficiari della misura e quelle per gli interessati a avviare un’impresa imprenditoriale.

Ancora una volta, l’URP online del Ministero si conferma uno strumento di comunicazione che punta a facilitare l’accesso ai servizi offerti e a garantire una corretta informazione, nel segno della trasparenza dell’attività amministrativa.

Ma di cosa si tratta nello specifico?

L’aiuto economico, che permette di integrare il reddito familiare, sarà fortemente collegato ad azioni di politica attiva, come l’attivazione di percorsi formativi o l’inserimento lavorativo. Per i nuclei familiari costituiti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza.

Il Reddito di cittadinanza sarà riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di una serie di requisitilegati a condizione economica, patrimonio e reddito dichiarato. Nel dettaglio, essi devono:

  • avere cittadinanza italiana o europea oppure essere in possesso di un permesso di soggiorno, o risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo;
  • avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui;
  • possedere un patrimonio immobiliare (diverso dalla prima casa) non superiore a 30.000 euro e un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro (quest’ultimo può essere incrementato in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla presenza di eventuali disabilità);
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (per il calcolo consultare l’apposita sezione del portale). Il reddito può essere elevato a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in un’abitazione in locazione.

Il beneficio potrà arrivare fino a 9.360 euro annui, in considerazione dei parametri dichiarati.

Sarà possibile presentare domanda per ottenere il Reddito di cittadinanza a partire dal 6 marzo 2019.

Qual è l’iter da seguire?
Occorre presentare domanda online attraverso il portale dedicato oppure presso tutti gli uffici postali o i Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

Dopo aver ricevuto la domanda, l’INPS verificherà i requisiti entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta; entro i successivi cinque giorni, in caso di esito positivo della verifica, l’Istituto riconoscerà il beneficio che sarà erogato attraverso un’apposita Carta di pagamento elettronica(Carta Rdc) emessa da Poste Italiane. In seguito sarà comunicato quando e in quale ufficio postale si potrà ritirare la Carta.
Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, la Carta consentirà di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementato in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
È vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.

Entro 30 giorni dal riconoscimento del diritto al Reddito di cittadinanza, il cittadino sarà convocato dal Centro per l’Impiego per sottoscrivere un Patto per il Lavoro, iniziando così un percorso personalizzato di inserimento lavorativo o formazione. Le condizioni per essere convocati prevedono che nella famiglia richiedente almeno uno tra i componenti sia in possesso di uno tra i seguenti requisiti: assenza di occupazione da non più di due anni; età inferiore a 26 anni; essere beneficiario della NASpI ovvero di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria o averne terminato la fruizione da non più di un anno; aver sottoscritto negli ultimi due anni un Patto di servizio in corso di validità presso il Centro per l’Impiego.

Nel caso in cui il bisogno del richiedente sia complesso, saranno i servizi dei Comuni competenti per il contrasto alla povertà a valutare il percorso di attivazione sociale e lavorativa e stipulare il Patto per l’inclusione sociale, coinvolgendo anche gli altri enti territorialmente competenti.

L’offerta di lavoro che viene considerata congrua è la proposta in linea con il curriculum e all’interno di un certo raggio chilometrico dalla residenza del beneficiario. In particolare:

  • nei primi 12 mesi la prima offerta di lavoro potrà arrivare entro 100 km o 100 minuti di viaggio. Se viene rifiutata, la seconda offerta potrà arrivare entro 250 km e se anche questa viene rifiutata, la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia;
  • dopo il primo anno, la prima offerta potrà arrivare entro i 250 km (come la seconda), mentre la terza da tutta Italia;
  • dopo i 18 mesi tutte le offerte potranno arrivare da tutto il territorio nazionale.

Per le famiglie con persone disabili, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km di distanza.

Il beneficio non riguarda solo il cittadino, ma anche l’impresa. Sono previste diverse tipologie di incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del Reddito di cittadinanza a tempo pieno e indeterminato e per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che avviano attività imprenditoriali.

In attesa del 6 marzo, data in cui si potrà cominciare a fare domanda per il Reddito di Cittadinanza, i cittadini potranno:

  • fare richiesta dell’ISEE presso i CAF;
  • richiedere SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) indispensabile per fare la domanda online. SPID è il sistema di autenticazione che permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti con un’identità digitale unica.
I dubbi di Confindustria e delle regioni

Il reddito di cittadinanza potrebbe scoraggiare più giovani da cercare un posto di lavoro, lo precisa con chiarezza Pierangelo Albini direttore dell’area lavoro e Welfare di Confindustria nel corso della sua audizione al Senato.
Oggetto della critica è anche il livello troppo elevato del beneficio economico, €780, quando in media un giovane che lavora sotto i 30 anni ne percepisce 830.
La stessa posizione è stata espressa dal Presidente dell’INPS Tito Boeri mentre, dalle regioni, è arrivato un allarme sulla figura dei Navigator su cui si addensano dubbi di costituzionalità dovuti alla sovrapposizione nel profilo e nell’operato di queste figure che saranno assunte con modalità diversa rispetto a chi, nel contempo, dovrà potenziare i centri per l’impiego che, secondo Cristina Grieco coordinatrice degli assessori regionali al lavoro, sono la vera priorità.

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