Delirio a due: L’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco

Il Ctb, con Le belle bandiere e TPE, ha organizzato: Delirio a due, l’irresistibile scherzo...

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Il Ctb, con Le belle bandiere e TPE, ha organizzato: Delirio a due, l’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco, in scena dal 5 ottobre.

Delirio a due: L’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco

Il Ctb, in collaborazione con Le belle bandiere e TPE, Teatro Piemonte Europa, ha organizzato lo spettacolo Delirio a due, l’irresistibile scherzo teatrale di Eugene Ionesco, che sarà in scena a partire dal 5 ottobre, fino a domenica 11 ottobre al Teatro Sociale (tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30).

Interpretati da Elena Bucci e Marco Sgrosso, i protagonisti dell’opera sono una coppia, in perenne equilibrio fra la realtà del mondo e l’assurdità del proprio vissuto personale. Il testo di Ionesco è uno fra i più significativi rientranti nel teatro dell’assurdo, dove i protagonisti non hanno nemmeno un nome proprio ma sono semplicemente chiamati Lui e Lei.

I due si cercano continuamente senza mai trovarsi, in un’incapacità comunicativa che è il tema di fondo dello spettacolo.

Mentre di fuori è in atto una guerra civile, i coniugi sono sconnessi da quanto accade, più concentrati verso i propri problemi privati. In questo contesto cercano di comunicare, non riuscendovi, limitandosi a ridicoli battibecchi, con annessi trabocchetti menzogne inganni per far cadere l’altro in errore.

Attraverso la colpevolizzazione dell’altro emergono le contraddizioni della vita di copia, con da un lato l’alternarsi di odio e amore nel loro rapporto che dà loro la certezza di esistere; e dall’altro le proprie personali paure, che sono connesse sostanzialmente al timore della solitudine ed alla necessità di avere accanto a se un altro essere.

Lo scopo che gli attori nell’interpretare il testo intendono perseguire è ribadire un messaggio di coraggio, spronando lo spettatore a riflettere e ricercare un qualcosa che vada al di là della semplice realtà materiale e descrivendolo come la realizzazione di un sogno, nascosto dietro il costante ripetersi della quotidianità.

Il teatro dell’assurdo evidenzia le contraddizioni del modo in cui si vivono le relazioni interpersonali, ed anche con cui ci si rapporta con il mondo esterno. Le tematiche affrontate costringono a mutare lo sguardo, ampliandone i confini ed aprendolo al mondo. Il fine è quello di uscire dai meccanismi ripetitivi ed abituali per aprirsi ad innumerevoli nuove possibilità che si possono vivere.

Lo spettacolo è un gioco di equilibrio fra il rischio che questa apertura al mondo comporta e la realizzazione di innumerevoli possibilità che dal mondo sono offerte. L’obbiettivo è che ciascuno spettatore possa individuare la propria.

Tan Koroglu

Cristina Adriana Botis / Redazione Lombardia

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