La GdF di Nicosia (En) ha seguito le perquisizioni a Capizzi (ME) dopo l’aumento di contagi. Il reato ipotizzato è quello di epidemia colposa.
Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Nicosia, nel quadro delle attività volte a garantire il rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19, hanno eseguito una serie di perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito di un’indagine penale in corso sul focolaio di contagi recentemente registrato tra i cittadini del Comune di Capizzi in provincia di Messina.
Al centro dell’inchiesta, avviata dalla Procura della Repubblica di Enna, diretta dal Dott. Massimo Palmeri, è la festa svoltasi a ridosso delle festività natalizie in un locale di Nicosia (EN), con la partecipazione di un cospicuo numero di invitati, in prevalenza giovani, tutti provenienti dal paese messinese.
Le perquisizioni domiciliari, così come tutti gli accertamenti in corso, effettuati nel rispetto dei protocolli sanitari in atto, sono avvenute con il supporto di personale specializzato dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna – Distretto di Nicosia, il quale al fine di garantire le condizioni di sicurezza per gli operanti, non solo ha assistito i finanzieri nelle particolari procedure di vestizione e di accesso nei luoghi interessati dal provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, ma ha altresì curato l’iter di sanificazione di tutto il materiale sottoposto a sequestro, tra cui diversi smartphone e apparati informatici, in modo da consentirne il successivo esame in piena sicurezza.
L’obbiettivo degli inquirenti è quello di accertare se il boom di contagi registrato nella piccola cittadina messinese, poi divenuta “zona rossa”, e nei comuni limitrofi, sia stato effettivamente causato da comportamenti illeciti che, in violazione delle stringenti norme in vigore per contenere la diffusione della pandemia in atto, hanno determinato un’esponenziale quanto improvvisa crescita dei contagi tra gli abitanti della zona, come accertato dalla menzionata Azienda Sanitaria. Allo stato, il reato ipotizzato è quello di epidemia colposa.
L
’indagine conferma il costante impegno della Guardia di Finanza, anche durante l’emergenza sanitaria, a salvaguardia della salute dei cittadini. Proprio per tale ragione continuano incessanti i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia ennese, al fine di verificare l’osservanza delle misure di sicurezza sul contenimento del virus Covid-19 adottate dall’Autorità governativa con il D.P.C.M. del 14 gennaio 2021 e dal Presidente della Regione Siciliana con l’ordinanza del 16 gennaio 2021.
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