i>In via definitiva confiscato a Diego Anemone, imprenditore romano, il più grande centro sportivo capitolino “Salaria Sport Village”
Acquisito dallo Stato l’intero capitale sociale della Società Sportiva Romana di Diego Anemone e il relativo compendio aziendale per un valore complessivo di oltre 145 milioni di euro (VIDEO)
Roma- E’ stato sequestrato dalla GDF di Roma, in via definitiva, il “Salaria Sport Village”, il più grande centro sportivo della Capitale di proprietà di Diego Anemone. L’imprenditore romano lo aveva acquistato con denaro frutto di reati di evasione fiscale, riciclaggio e appropriazione indebita.
Si è giunti a tale conclusione con un provvedimento emesso dalla Corte di Cassazione. La vicenda giudiziaria ha origine nel 2014 quando il Tribunale capitolino, Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, aveva disposto il sequestro della struttura e la confisca di primo grado, poi confermata dalla Corte di Appello.
Anemone, in quegli anni, è stato al centro delle indagini condotte sulla cosiddetta “cricca” degli appalti, insieme ad Angelo Balducci, ex Provveditore per le Opere Pubbliche del Lazio e poi Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Si trattava di un vero e proprio “sistema gelatinoso”, così definito da alcuni soggetti nel corso delle intercettazioni: dal 1999 e per oltre un decennio, attraverso sistematiche condotte corruttive e articolati illeciti tributari (diretti a camuffare l’erogazione di “tangenti”), aveva consentito l’assegnazione di importanti opere pubbliche ad un ristretto numero di imprese favorite, in primis quelle dell’imprenditore romano. Tra le tante, ricordiamo quelle relative ai “Grandi Eventi” come i Mondiali di nuoto 2009, le Celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e il vertice G8 all’isola de La Maddalena.
Dalle indagini è emerso che Anemone aveva corrutto Balducci, che provvedeva ad assegnargli gli appalti ed era allo stesso tempo suo “socio in affari”, mediante la costituzione in comune di società utilizzate per reimpiegare gli ingenti proventi illeciti.
Tramite una di queste aziende, la Società Sportiva Romana S.r.l., è stata portata a termine l’acquisizione del “Salaria Sport Village”, successivamente ampliato e rinnovato.
Dagli approfondimenti economico-finanziari, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno scoperto che i flussi finanziari impiegati per l’operazione derivavano, attraverso vari passaggi, da imprese del gruppo ANEMONE aggiudicatarie di appalti assegnati da strutture dirette e/o influenzate da Balducci.
Per effetto del provvedimento di confisca, lo Stato ha definitivamente acquisito l’intero capitale sociale della Società Sportiva Romana S.r.l. e il relativo compendio aziendale, costituito dal centro sportivo, composto da una club house, un bar-ristorante, un centro benessere, una palestra, uffici, foresterie, spogliatoi, impianti sportivi (tra cui due piscine olimpioniche), campi da calcio e calcetto, campi da tennis, terreni, aree verdi e parcheggi, per un valore complessivo di oltre 145 milioni di euro.
Inoltre, nell’ambito del procedimento giudiziario, è stato accertato il difetto di buona fede di un istituto bancario, che ha erogato due mutui per un importo complessivo di €.10.700.000, disponendo, pertanto, la cancellazione delle ipoteche iscritte a favore dello stesso ente creditizio.
Confiscato a Diego Anemone, in via definitiva, il centro sportivo capitolino / Redazione Roma/(Maria D’Auria)
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