Castellammare, il Ministro Costa elogia la Guardia Costiera stabiese per l’impegno contro i pescatori di frodo
“L’azione costante e capillare degli Uomini della capitaneria di porto e dei carabinieri ha fatto registrare un nuovo ed importante successo nella lotta quotidiana alle illegalità ambientali“. Queste le parole d’elogio del Ministro dell’ambiente Sergio Costa arrivate dopo il duro colpo inflitto ai “datterai” in vista del cenone di fine anno. Un’azione guidata dagli uomini della Capitaneria di Castellammare di Stabia, in sinergia con i carabinieri del nucleo sommozzatori di Napoli – coordinati procura della Repubblica di Torre Annunziata – che ha portato al sequestro di bombole da sub, del locale usato per ricaricarle, e alla denuncia dei titolari dell’attività commerciale.
“La pesca del dattero – aggiunge il ministro – è un’attività illegale particolarmente odiosa, in quanto in poche ore i famigerati datterai distruggono vaste aree di costa. Ma è sempre bene ricordare che commette un reato anche chi alimenta questo mercato illegale con l’acquisto e il consumo“.
La base logistica dei pescatori di frodo, riferisce laRepubblica, si trovava a Pozzano, la zona dei lidi di Castellammare di Stabia, dove i “datterai” avevano allestito il centro di ricarica di bombole per l’attività da sub.
Si presume che i numerosi autorespiratori carichi, pronti per l’uso, presenti nel deposito posto sotto sequestro erano destinati ad essere usati nei prossimi giorni dai pescatori di frodo per immersioni destinate alla raccolta di datteri di mare da destinare alla vendita illecita per il cenone di capodanno. Facoltosi clienti sarebbero disposti a pagare anche 150 euro al chilo per il prezioso mollusco.
Lascia un commento