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Bergomi: “Vedo un Napoli più forte, il suo gioco è una garanzia assoluta”

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Giuseppe Bergomi, ex difensore dell’Inter e della Nazionale, oggi opinionista Sky, ha rilasciato a Il Mattino questa intervista: “Juventus e Napoli sullo stesso livello, una fila indietro l’Inter, a chiudere Milan e Roma. Vedo un Napoli più forte e una Juve più debole: tra acquisti e cessioni non credo che i bianconeri siano migliorati. Gli azzurri non hanno commesso, invece, gli errori delle passate stagioni. Aver trattenuto i piu’ forti è sintomo di solidità e di convinzione a differenza del passato, quando sono andati via Lavezzi, Cavani e Higuain. L’esperienza mi porta a dire che, quando ci giri intorno, prima o poi arrivi all’obiettivo. Il gruppo azzurro è nel pieno della maturità: non sono tra chi sostiene adesso o mai più, però quest’anno la chance è ghiotta, per me il Napoli ce la puo’ fare

Il Napoli e’ la più europea delle nostre formazioni?

Gioca un football gradevolissimo, che si avvicina al modello europeo. E’ la mia preferita anche se non è giusto trascurare la Juventus, che ha fatto due finali di Champions in tre anni. Mettiamola così: a livello di gioco meglio gli azzurri, per esperienza e mentalità i bianconeri sono avanti“.

Il doppio impegno campionato-Champions penalizzera’ la squadra di Sarri?

“No. E’ stato fatto un mercato intelligente, con un sapiente turnover si potrà fare strada in Italia e in Europa. Il girone di Champions non mi pare impossibile, gli ottavi sono raggiungibili. Poi li’ entra in gioco la buona sorte, se becchi il Real Madrid c’è poco da fare“.

Pregi e difetti del Napoli.

Il suo gioco è una garanzia assoluta: nobilita i calciatori, è divertente per chi lo gioca, spettacolare per chi lo vede. C’è un aspetto che bisogna migliorare: saper gestire per 90 minuti la partita. Non si vince giocando alla grande per ottanta minuti, segnando un solo gol e rischiando negli ultimi dieci minuti. C’è sempre un momento della gara in cui all’improvviso subentra il black out e il Napoli non fa più il Napoli: invece per imporre il proprio calcio gli azzurri non devono calare d’intensità e di brillantezza, l’ideale sarebbe restare costanti per tutta la gara“.

Leader e trascinatore con Sarri, oggetto misterioso con Ventura: quale idea si e’ fatto su Insigne?

E’ bravo, forse il talento italiano più interessante, mette la qualità al servizio della squadra, Napoli o Nazionale che sia. Partiamo dal presupposto che è piu’ facile esprimersi nel club che in Nazionale. Il 4-3-3 gli dà più sicurezza, il 4-2-4 di Ventura alla fine altro nonè che un 4-4-2. Nell’Italia è più sacrificato anche se apprezzo tantissimo il suo modo di comportarsi: non si lamenta, testa bassa e pedalare“.


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