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Adnkronos) –
Il benessere animale sta a cuore ai consumatori italiani, addirittura per il il 41% è molto importante e per il 50% lo è abbastanza mente solo il 9% pensa che sia un aspetto poco rilevante.E’ quanto emerge da un’indagine svolta da Altroconsumo insieme a Beuc e Icrt (organismi che raccolgono diverse organizzazioni dei consumatori in Europa e nel mondo) per conoscere l’opinione dei consumatori sul benessere degli animali da allevamento. In generale, gli intervistati si considerano poco informati sul benessere animale (il 71% afferma di esserlo poco o per nulla) e in effetti lo sono.
Altroconsumo ha proposto loro un test sulle pratiche di allevamento e su 8 domande le risposte corrette sono state, in media, poco più di 2.Nonostante la scarsa informazione, quando è stato chiesto ai rispondenti quanto è importante assicurare con nuove leggi il benessere animale, il 63% ha risposto molto e il 33% abbastanza.
Ma i consumatori manifestano una crescente richiesta di informazioni sul benessere degli animali.Infatti, la maggioranza degli intervistati (88%) desidera trovare su tutti i prodotti di origine animale un’etichetta simile a quella attualmente in uso per le uova che indica il metodo di allevamento. Si tratta di un’informazione rilevante per i consumatori, infatti il 67% degli intervistati prende in considerazione le etichette quando acquista le uova, anche se solo il 50% le comprende adeguatamente.
La questione dell’etichetta sul benessere animale è un tema di grande rilevanza in Italia: nei supermercati o nei negozi specializzati si trovano confezioni di carne e prodotti derivati che riportano diciture come “benessere animale” o “100% al pascolo”, tuttavia, tali affermazioni sono spesso auto attribuite dai singoli produttori. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)