Al via a Roma il progetto ‘Anti-Bully Cover’ contro bullismo e cyberbullismo

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(Adnkronos) – Con una giornata educativa al Teatro degli Eroi e il coinvolgimento degli studenti delle classi quinte dell’Istituto superiore paritario Visconti di Roma, è entrato nel vivo il progetto ‘Anti-Bully Cover’, promosso dal Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop, con il contributo non condizionante del gruppo farmaceutico internazionale Recordati.Obiettivo del progetto – spiega una nota – è sensibilizzare i ragazzi contro il bullismo e il sempre più diffuso cyberbullismo.

Il dibattito, alimentato e moderato dal Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop, ha raccolto la testimonianza di alcuni giovani, legati al Centro, che in passato sono state vittime di episodi di bullismo.Per il progetto sono stati coinvolti anche Leo Gassmann e l’influencer Michelangelo Vizzini, da anni al fianco e impegnati nelle attività del Centro.

I ragazzi della scuola hanno quindi la possibilità di diventare gli ambasciatori del progetto amplificando, attraverso i propri canali social i messaggi contro il bullismo e il cyberbullismo, attraverso gli hashtag di progetto: #TheAntiBullyCover; #ProteggitiDaiCyberbulli; #unitifacciamoladifferenza; #antibulliconbullistop; #bullistop.  Il bullismo, fenomeno prevalentemente presente tra i giovani, consiste in un insieme di modalità comportamentali con cui un soggetto, in una posizione dominante, si impone su un altro con attività fisica o verbale, per dominarlo o forzarlo ad agire contro la propria volontà.La tecnologia ha fornito un’arma in più ai bulli per sopraffare la propria vittima: il cyberbullismo, frutto dell’attuale cultura globale in cui le macchine e le nuove tecnologie, sono sempre più spesso vissute come delle vere e proprie estensioni del sé.

Sms, e-mail, social network e chat sono i nuovi mezzi della comunicazione, della relazione.Sono luoghi “protetti”, anonimi, deresponsabilizzanti e di facile accesso, quindi, perversamente “adatti” a fini prevaricatori come minacciare, deridere e offendere. “Il bullismo – afferma la professoressa Giovanna Pini, presidente del Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop – è un problema molto serio che colpisce più di un quarto degli studenti delle superiori e addirittura il 30% dei ragazzi delle medie, provocando nelle vittime importanti conseguenze, che vanno dalla depressione all’autolesionismo, dalle crisi di pianto e ansia ad addirittura prendere in considerazione il suicidio.

Il progetto vuole sensibilizzare e far capire ai giovani che la prevaricazione non è la strada da percorrere per affermarsi.Al tempo stesso vogliamo anche far sentire la nostra voce presso le Istituzioni affinché gli interventi pubblici strutturati e stabili siano sempre più numerosi e finalizzati ad arginare il problema del bullismo.

Un profondo e sentito ringraziamento – aggiunge – va a Recordati che ha creduto fortemente in questo progetto e che, grazie al suo contributo non condizionante, lo ha reso possibile”.  Durante il dibattito i ragazzi hanno ascoltato con partecipazione ed empatia le storie di ex vittime ed ex bulli che li hanno portati a riflettere sulle caratteristiche del bullismo e del cyberbullismo, trasmettendo loro il coraggio di lottare, tutti insieme, contro il bullismo.L’incontro ha sottolineato la mission del Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop: informare giovani e insegnanti sulla gravità del bullismo e del cyberbullismo, fornendo loro delle innovative chiavi di lettura del fenomeno. “Non farsi sopraffare e denunciare le violenze che si subiscono, anche solo verbali – sottolinea Vizzini – non è assolutamente motivo di debolezza, anzi, ho imparato con l’esperienza che il vero coraggio sta nel tenere la testa alta e non farsi scoraggiare”.

Anche Gassmann osserva che “non è facile, per una vittima di bullismo, chiedere aiuto, ma si può condividere il proprio disagio con persone che possono capire.Questo può aiutare a star meglio.

Credo che non valga proprio la pena farsi rovinare la vita da un bullo.Essere ambasciatore di Bulli Stop da anni, mi ha portato ad aiutare e ad ascoltare tante vittime di bullismo – ricorda -ed è per questo che sono consapevole che c’è sempre una strada per uscirne.

Il Centro nazionale – Bulli Stop da anni è attivo nel combattere e prevenire il bullismo e aiuta, gratuitamente, le vittime dal punto di vista legale, psicologico, neuropsichiatrico e pedagogico” . Il dibattito si è concluso con la consegna agli studenti delle anti-bully cover per i loro smartphone, un simbolo metaforico di protezione contro il cyberbullismo.Le cover consegnate riportano i claim del progetto con il numero che il Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop mette a disposizione gratuitamente a favore delle vittime.

Il numero sarà a disposizione di tutti i ragazzi, siano essi vittime di bullismo o bulli, e delle loro famiglie.Da oggi ogni ragazzo è un portavoce anti-bullismo, diffondendo i valori e divulgando, se lo vorrà, la propria testimonianza o l’adesione alla campagna condividendo stories e reels sui propri profili social con #TheAntiBullyCover; #ProteggitiDaiCyberbulli. È possibile rivivere il progetto nel video-racconto disponibile al link: antibullycover.it/.

Maggiori informazioni sul sito del progetto: antibullycover.it. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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