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Castellammare di Stabia

Ad illustrare i vantaggi il presidente di SOS Impresa Luigi Cuomo

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“Denunciare il racket e l’usura conviene”. Iincontro pubblico organizzato da SOS Impresa, Rete per la Legalità con il patrocinio del Comune

Ad illustrare i vantaggi il presidente di SOS Impresa Luigi Cuomo

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astellammare di Stabia – Così come annunciato nei giorni scorsi, si è tenuto questa mattina, nei locali del Circolo Intercomunale della Legalità, l’incontro pubblico, organizzata dallo stesso Circolo, SOS Impresa, Rete per la Legalità sul tema, “Denunciare il racket e l’usura conviene”.
Un’iniziativa patrocinata dal Comune di Castellammare di Stabia che fa seguito alla campagna di sensibilizzazione lanciata dall’assessorato alla sicurezza e che si pone l’obiettivo di affrontare il tema del racket “anche alla luce delle ultime inchieste giudiziarie che hanno colpito i clan della città delle acque”.

Il Presidente Cuomo al convegno 'denunciare conviene'
Il Presidente Cuomo al convegno ‘denunciare conviene’

A introdurre i lavori, il presidente di SOS Impresa Luigi Cuomo che, oltre a informare che altre saranno le tappe che caratterizzeranno detto argomento, l’esigenza di comunicare gli strumenti di prevenzione e di solidarietà alle vittime, e tutti i possibili vantaggi per chi decide di denunciare e dunque liberarsi dal ricatto estorsivo e usuraio, nasce dal fatto che spesso gli operatori ignorano queste opportunità.
A Castellammare, ha affermato Cuomo, le operazioni investigative confermano un dato, la camorra si mantiene sull’esercizio criminale dell’estorsione, sicuramente per un fatto economico ma anche e forse soprattutto “per marcare il territorio, per dimostrare che appunto in quel territorio comandano loro”.
Nonostante i fenomeni estorsivi a Castellammare ci sono, le denunce sono pochissime e la motivazione e perché, operatori commerciali e imprenditori, dichiarano di aver paura delle conseguenze. Ma i fatti dimostrano che per chi ha denunciato, non si è verificato nessun episodio di ritorsione. Occorre fare una buona denuncia, è stato ancora affermato, preferibilmente accompagnati ed è per queste motivazioni che è nata l’Associazione Antiracket.
Una prima convenienza quella di non essere soli, di essere aiutati a liberarsi dell’incubo del ricatto ed essere seguiti durante tutto il percorso con un’assistenza legale e associativa completamente gratuita.
Un’associazione che aiuta anche a intercettare quanto lo Stato fa a tale proposito. In sintesi, ha illustrato il presidente di SOS Impresa Cuomo, lo Stato a quelli che denunciano o collaborano, concede ristori, ovvero risarcisce i danni materiali e il mancato guadagno oltre che il danno biologico. L’estorsione genera sempre danni psicologici anche per i familiari, danno che è appunto ristorato.
Altro beneficio descritto è dettato dall’articolo 20 della 44 del 1999. È concessa la sospensione dei termini dei procedimenti in corso, di tasse e tributi e la facoltà di sospendere anche il pagamento.
Una disposizione utilissima in virtù del fatto che un periodo di transizione molto probabile è attestare debolezza e dunque possibilità di aggravamento di situazioni.
In contesti di criticità e dunque debolezza della vittima, può venire in soccorso l’accordo quadro del 2007 che fa intervenire la Prefettura e la costituzione di un tavolo di concertazione che vede presenti la Prefettura, appunto, la Banca, l’Associazione Antiracket per concertare e ritrovare possibili soluzioni.
Tanti vantaggi e tanta convenienza a denunciare, ha ribadito Cuomo, se si è insieme “e, se queste notizie si allargano e si diffondono la mia convinzione, e non solo mia, è che l’estorsione si ridurrà sicuramente. Ci sono laboratori in Campania, dove la denuncia collettiva ha funzionato e hanno anche portato utilità alle istituzioni e alle forze dell’ordine per svolgere più velocemente il loro lavoro”.
Sono intervenuti i rappresentanti delle Forze dell’ordine, Gioia Dirigente della Polizia di Stato, il Tenente dei Carabinieri Riccio e il Tenente della Guardia di Finanza De Francesco che hanno sottolineato, tra l’altro, la celerità e i sistemi di protezione che stanno mettendo in campo, pur in presenza di difficoltà legate soprattutto alla carenza di organico.
Collaborazioni e informazioni da parte degli operatori commerciali e degli imprenditori, hanno sollecitato i tre rappresentanti delle Forze dell’ordine, che aiutano ad accorciare i tempi per dare un immediato e concreto sostegno alle vittime.
Era inevitabile che la discussione si dirigesse su gli ultimi e drammatici fatti accaduti in città in quest’ultima settimana, anche se non legati prioritariamente all’argomento dell’iniziativa. Infatti, negli interventi del presidente della Confcommercio De Meo, del rappresentante degli Albergatori Rollo e dello stesso Sindaco Cimmino, l’attenzione è stata focalizzata sul momento di estremo disagio, poca sicurezza e preoccupazione che vive Castellammare e che necessita, è stato affermato, di un apposito tavolo di concertazione che deve vedere insieme l’Amministrazione comunale, le Forze dell’Ordine, i rappresentanti dei commercianti e degli imprenditori, l’Associazione Antiracket per “tutelare in maniera più puntuale il territorio”.
Un problema, la mancanza di sicurezza e un degrado sociale che si appesantisce giorno dopo giorno, che va affrontato e risolto immediatamente, nonostante l’encomiabile e costante lavoro che svolgono le Forze dell’Ordine.
Un territorio difficile, ha detto il primo cittadino, che gode del sostanziale contributo di quest’ultime ma che abbisogna che la parte per bene della città collabori e isoli la parte marcia della stessa.
La città non va militarizzata, ha affermato Cimmino, si darebbe un’immagine negativa. Occorre occupazione e dunque il contribuito a questo proposito degli operatori commerciali e dello stesso Ente locale. “Stiamo mettendo in campo piccoli segnali che attestano che la città vuole uscire da questa brutta situazione”.
“Collaborazione – ha concluso il Presidente di SOS Impresa Luigi Cuomo – è la sintesi di quanto abbiamo oggi detto oltre che la sintesi di tutti gli altri pensieri messi in campo per poter trovare possibili soluzioni”.

Giovanni Mura

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