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Castellammare di Stabia

Serie B, pene più severe contro i match fixing

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Continua la lotta contro i match fixing da parte della Lega di Serie B. Ecco il comunicato della Lega:

 

“Lotta al match fixing, la Lega B rilancia proposta di legge per pene più severe
Previsione della confisca dei beni nei confronti dei soggetti colpevoli del
reato di frode sportiva e inserimento del reato, così come quello della raccolta
illecita di scommesse sportive, nel perimetro che disciplina la responsabilità
delle persone giuridiche in favore delle quali vengano commessi reati. A
rilanciare la richiesta di una modifica di legge contro il match fixing, all’interno del
meeting internazionale sui Sistemi di segnalazione protetta in corso a Roma in questi
giorni, organizzato dall’Ufficio per lo Sport della presidenza del Consiglio dei Ministri, è
stata la Lega B con il direttore generale Paolo Bedin e il penalista dell’associazione
Guido Camera.
La proposta di legge, che fu già avanzata due anni e mezzo fa, era il febbraio 2015,
dall’allora presidente della Lega B Andrea Abodi, ricevette il pieno sostegno del
presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone e valutata positivamente
dagli Uffici legislativi dei ministeri dell’Interno e della Giustizia in attesa poi di
individuare il veicolo legislativo più adatto. Via libera ottenuto poi nel settembre del
2015 dal Consiglio dei ministri che ne fece poi un ddl di iniziativa del governo.
Ora la Lega B chiede di riportare in auge la proposta, che andrebbe nella direzione di
colmare un vuoto legislativo, dissuadere in modo significativo le attività fraudolenti
stabilendo pene similari a quelle utilizzate per combattere la criminalità organizzata, e
contribuire quindi alla credibilità del calcio verso i tifosi e gli investitori.
Non solo effetti patrimoniali, attraverso la confisca dei beni, nella proposta di legge
della Lega B, ma anche conseguenze sportive. Come ribadito da Bedin e Camera,
infatti, la proposta di legge prevederebbe anche l’introduzione di sanzioni pecuniarie e
di interdizione nei confronti di tutti i soggetti nell’interesse o a vantaggio dei quali
abbia agito l’autore del reato sportivo.

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