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Adnkronos) – “All’interno degli studi professionali il welfare ha radici profonde.Il prossimo anno celebreremo i vent’anni di attività della Cassa di assistenza sanitaria integrativa, nata dal Ccnl degli studi professionali per offrire prestazioni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria ai dipendenti di studio.
Un lungo percorso che nel corso degli anni ha portato a estendere le tutele di welfare ai familiari dei lavoratori e quindi a tutto il personale di studio fino a coprire i professionisti datori di lavoro.Oggi il welfare è un albero robusto, come conferma il ‘Rapporto Welfare Index Pmi 2024’, al quale Confprofessioni contribuisce fin dalla prima edizione, che cresce e si ramifica giorno dopo giorno”.
Così Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, che oggi è intervenuto alla presentazione del ‘Rapporto Welfare Index Pmi 2024’ di Generali Italia sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla ottava edizione. Secondo Stella, il welfare “richiede, però, particolari cure per assecondare i profondi cambiamenti economici e sociali che si registrano all’interno delle imprese e degli studi.In quest’ottica s’innesta il recente rinnovo del Ccnl degli studi professionali.
Il rafforzamento delle tutele e il potenziamento degli strumenti di welfare (pensiamo all’introduzione della giornata della prevenzione) si focalizza, in particolare, su quelle realtà di più piccole dimensioni, nella consapevolezza che la salute e il benessere di tutti coloro che operano negli studi sia alla base di ogni processo di crescita”. “L’obiettivo è favorire una maggior produttività, certo; ma soprattutto una sempre più diffusa cultura del benessere che si estende nella sicurezza, nella formazione, nel sostegno al reddito e nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, coinvolgendo sempre più i lavoratori autonomi”, ha concluso. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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