La vitiligine, l’alterazione cutanea caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, non fa male al corpo ma può creare disagi psicologici. Ad essa è dedicato il 25 giugno, il World Vitiligo Day.
Vitiligine: il 25 giugno è la giornata del World Vitiligo Day
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Nel 2011 è stato istituito il World Vitiligo Day che ogni anno si celebra il 25 giugno per sensibilizzare su questa malattia della pelle. Ad oggi colpisce circa l’1% della popolazione mondiale senza distinzione di sesso, età o etnia.
La Giornata Mondiale si propone soprattutto di sradicare il pregiudizio che aleggia intorno alla malattia.
In Italia riguarda un milione di persone ed è considerata più un problema estetico, dato che è l’alterazione cutanea caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, che una malattia vera e propria.
Cos’è e cosa si sa
Di vitiligine soffrono circa 100 milioni di persone nel mondo.
Tra i casi illustri ci sono Michael Jackson e la modella nera Winnie Harlow che ha contribuito a “sdoganare” la malattia facendo da testimonial, senza tabù, per alcuni dei più grandi marchi di moda.
In dermatologia, la vitiligine è nota anche col termine scientifico “Chloasma album”: chi ne è affetto presenta chiazze non pigmentate sulla pelle, ovvero macchie bianche che tendono, in maniera irregolare ma spesso simmetrica, ad aumentare in dimensioni e in numero con la possibilità di confluire le une con le altre.
La vitiligine rientra nell’ambito delle malattie autoimmuni e le sue cause non sono ancora del tutto chiare.
La familiarità, comunque, si riscontra nel 25% dei casi.
È stata trovata anche una relazione tra vitiligine e altre malattie autoimmuni, tanto che circa il 30% dei pazienti soffre anche di tiroidite autoimmune.
Non esiste, al momento, una cura ed è una patologia che si conosce ancora poco
Anche le cause, al momento, sono poco note:
«Potrebbe esistere una predisposizione familiare. Inoltre, la frequente associazione con alcune patologie autoimmuni ha permesso di ipotizzare un qualche collegamento.
La vitiligine potrebbe essere dovuta anche a un forte trauma o stress.»
Mani, piedi, viso tra le aree più colpite
Solitamente, la depigmentazione si verifica in aree ben precise del corpo, attorno agli occhi e alla bocca, su mani e piedi.
Segmentaria o Non Segmentaria?
La differenza tra le due tipologie sta nella distribuzione delle chiazze:
«Se le lesioni si sviluppano solo su un lato del corpo, solitamente sugli arti, si tratta di vitiligine segmentaria. Se invece le manifestazioni sono bilaterali, presenti su entrambi i lati del corpo, allora si parla di non segmentaria».
Vitiligine e vacanze al mare. Sole e protezione, i due alleati della vitiligine: qualche consiglio
Il sole è un grande alleato. Non è un caso che il World Vitiligo Day si celebri in estate, quando in metà del globo terrestre le persone si espongono di più al sole e la sensibilità verso i disturbi della pelle è più alta nell’opinione pubblica.
Esporsi ai raggi del sole non fa male ai pazienti con vitiligine più di quanto non faccia male agli altri individui, a differenza di quanto si pensava in passato.
La scienza, negli ultimi anni, ha fornito importanti rassicurazioni a riguardo: le macchie bianche della vitiligine non sono più delicate del resto del corpo.
Le persone che le hanno, insomma, possono esporsi al sole con tranquillità, adottando le opportune precauzioni legate alla stagione e al fototipo.
L’unica conseguenza visibile è di tipo estetico, nel senso che lo stacco tra parti pigmentate e non sarà più marcato del solito.
C’è chi ricorre a prodotti autoabbronzanti, che mascherano un poco le macchie chiare.
Ma se non è vissuta con disagio da parte del paziente, nessun trattamento è necessario per viversi l’estate in serenità.
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