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Tria: “Deficit tra i più bassi della storia”

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Tria: “Deficit tra i più bassi della storia”

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a discussione sulla manovra economica dell’Italia potrebbe essere considerata quasi “surreale”, vista l’entità dello scarto che ci viene contestato. Lo dice il ministro dell’Economia Giovanni Tria, come riporta l’Adnkronos, in conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, a Bruxelles, sottolineando poi come anche “nella storia della finanza pubblica italiana” il 2,4% sia “uno dei deficit più bassi”. “L’approccio italiano ai conti pubblici, che non è solo di questo governo, è – spiega – che da vent’anni abbiamo un surplus primario, tranne un anno, in cui c’è stata la grande crisi. Il che significa che dire che l’Italia è il Paese della finanza allegra è un falso, un falso storico”.

“Era necessario avere un deficit maggiore – sottolinea -per coprire alcune misure che il governo riteneva di voler portare avanti, ma con questo non si sono assolutamente sfondati limiti di tenuta dei conti pubblici”. “Ovviamente – continua Tria – tutto è discutibile: si poteva fare il 2,4%, il 2,2%, il 2,1% (di deficit, ndr), ma insomma stiamo parlando di previsioni di crescita che non hanno una grandissima influenza. Stiamo parlando di scostamenti che non sono grandi. Per questo dico bisogna riportare la discussione sui problemi reali”.

“Quello che sta facendo l’Italia, bene o male – osserva -, è una risposta nazionale a problemi che non sono stati affrontati a livello europeo. Benché dovessero essere affrontati a quel livello, considerando gli obiettivi ufficiali che ha l’Europa”. Si tratta di “obiettivi che stanno nei trattati e nei successivi documenti – ricorda Tria – cerchiamo di portare avanti una discussione calma con la Commissione Europea, cerchiamo un dialogo e una convergenza, ma è chiaro che qualcosa – nota – non sta funzionando bene” in Europa.

Alla Commissione Europea “abbiamo rimandato la risposta alla richiesta di risottomettere un nuovo bilancio programmatico. Lo abbiamo fatto, con alcuni cambiamenti. Ora aspettiamo di vedere la risposta, il tono della risposta e quello che si richiede”, dice, rispondendo alla domanda se si attenda dopodomani l’avvio di una procedura per deficit eccessivo legata al debito nei confronti dell’Italia. “Continueremo ad andare avanti – prosegue Tria – nell’ambito della discussione, ci sono vari step e varie procedure, varie tappe. Andremo avanti. Per ora vediamo cosa rispondono e poi noi risponderemo alle osservazioni che verranno fatte”.

Da parte degli altri Paesi dell’Eurozona “non vedo pregiudizi anti italiani – osserva Tria -. Vedo dei pregiudizi sulle politiche economiche”. “Ritengo – continua il ministro – che ci siano posizioni di alcuni Paesi molto rigide, intorno a delle idee di politica economica che non condivido. C’è la posizione, più o meno, non dico ufficiale, ma quasi, che le politiche fiscali espansive si adottano solo quando si è in recessione tecnica. La mia opinione è che sia una posizione sbagliata, perché una politica fiscale espansiva adottata in recessione non è efficace, perché ormai è troppo tardi”.

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