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Sicilia, una Finanziaria 2018 spalma tutto

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span style="font-family: terminal, monaco, monospace">Una Finanziaria, questa del centrodestra siciliano, che come le precedenti del centrosinistra, non prevede investimenti, sviluppo, innovazione e riduzione della pressione fiscale.

Qualche preventivo commento:

La Sicilia è una Terra quasi unica, baciata dalla sua geologica collocazione mediterranea, quindi da un clima complessivamente equilibrato, da un sole caldo ma temperato, da un mare tiepido e vivo, da una natura in cui convivono la spiaggia e la neve, da una storia millenaria e beni archeologici quasi introvabili, da una tradizione culinaria ghiotta e generosa, pertanto da un turismo mondiale che con tutti questi costituenti naturali, archeologici e tradizionali, di meglio non può trovare.

Però poi c’è lo stantio acquitrino della trasversale politica e istituzioni annesse e connesse. Un decennale sistema feudale da cui non sembra se ne esca, tanto da rischiare di assuefarci per avvilimento, rassegnazione, opportunismo, necessità, bisogno e sopravvivenza.

Quest’ultima Finanziaria approvata all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) mantiene di tutta evidenza la concezione “a pioggia” della precedente nomenclatura di segno politico opposto, come di tutte quelle che ci sono state negli anni passati.

Qui di seguito la si ripercorre attraverso alcuni giornali online, nazionali e siciliani:

Un articolo presentato come una piccola modifica al regolamento interno (gds.it). In realtà è una norma che aumenta di due il numero di poltrone d’oro nel consiglio di presidenza. E’ una norma destinata a concedere due posti in consiglio di presidenza. Uno andrà a Fratelli d’Italia, l’unico partito della maggioranza rimasto fuori a dicembre quando vennero eletti i vertici del Parlamento. L’altro è per Sicilia Futura, formazione del centrosinistra creata dall’ex ministro Totò Cardinale che spesso ha fatto da stampella al centrodestra, privo dei numeri per essere maggioranza autonoma all’Ars. Proprio Sicilia Futura fu determinante per l’elezione di Miccichè alla presidenza dell’Ars.

Fondi a pioggia a enti e parrocchie (palermo.repubblica.it). Passa un emendamento che, riprogrammando una serie di fondi statali, stanzia finanziamenti a pioggia: 20 milioni al Comune di Messina per l’emergenza idrica; 15 milioni per abbattimento barriere architettoniche; 1,3 milioni al Comune di Comiso per pagare servizi Enav su aeroporto; 3 milioni di euro per potenziamento presidi ospedalieri di aree a rischio ambientale di Gela, Milazzo e Priolo; 25 milioni al Comune di Messina per area ex Sanderson; 20 milioni per “rifugi sanitari”; 13 milioni per recupero impianti sportivi; 50 milioni di euro per gli enti di culto; 500 mila euro per acquistare la fornace “Penna” a Marina di Modica; un milione di euro per le start-up; un milione per i pescatori.

L’assunzione dei Pip
Al pronti-via, però, l’Aula dà il via libera all’articolo: passa l’assunzione dei precari palermitani nella Resais, la partecipata-carrozzone controllata dalla Regione. Il centrodestra ha presentato inoltre un maxi-emendamento che raggruppa gran parte degli articoli rimanenti.

Fondo disabili
Approvata la norma sui disabili, dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il governatore Nello Musumeci ha replicato alle critiche per una sua frase sulla spesa per i disabili che ingesserebbe il bilancio. “Parlano i fatti”, ha detto. Istituito un fondo da 270 milioni di euro per la disabilità, con garanzia dell’assistenza mensile per 12 mila disabili gravissimi che avranno circa 1.500 euro al mese per scegliersi il percorso di assistenza.  Stanziati 5 milioni di euro per i piani personalizzati, che accompagnano il disabile anche nel percorso di studi e formativo, con un emendamento firmato da tutti i partiti. Rispetto allo scorso anno, stanziati 30 milioni di euro in più: “Con queste cifre garantiremo l’assistenza a tutti, anche se faremo verifiche perché alcune Asp hanno accolto soltanto il 20 per cento delle domande, altri il 40 per cento ed il numero degli assistiti è salito a quota 12 mila”, dice l’assessore alla Sanità Ruggero Razza. Intanto Davide Faraone lancia un appello a Musumeci sui disabili: “Nell’interesse di chi ha più bisogno, riusciamo ad occuparci di migliorare le condizioni di vita delle persone disabili e delle loro famiglie senza colorare politicamente una questione che non può avere colore? Allora faccio una proposta senza colore, ma di buonsenso. Si stabilisca la cifra da destinare alla non autosufficienza – ho letto sui giornali che sarebbero 270 milioni di euro per 12 mila disabili gravissimi censiti – e si consideri quel capitolo di bilancio, non comprimibile”.

Aumenti per 400 funzionari Beni culturali
Passa una norma che cosnente, agli assunti nel 2000 nel ruolo tecnico dei Beni culturali, un aumento di stipendio per equipararli ai funzionari direttivi: “Si tratta di un incremento lordo di 1.600 all’anno per circa 400 tecnici”, dice l’assessore all’Economia Gaetano Armao.

Stabilizzazione precari
Via libera a una norma che accelera la stabilizzazione dei 13.440 mila precari dei Comuni e di 380 regionali. Salvati anche 80 precari delle ex Asi, che transitano all’Irsap. I Comuni sono autorizzati ad assumere anche Lsu.

Favori ai beneficiari legge 104
Un regalino arriva anche per i tantissimi regionali con la legge 104, che consente 18 ore di assenza dal lavoro per assistere un parente disabile. La norma prevede adesso  che ai fini delle assenze chi ha la 104 si può assentare tre giorni lavorativi. Insomma, se un regionale si assenta il mercoledì, giorno con rientro pomeridiano, l’assenza non vale come 8 ore ma solo come un giorno lavorativo (che sarebbe di sei ore). Insomma, con la vecchia norma nessuno si assentava il mercoledì perché perderva troppe ore di 104, adesso può farlo: gli varrà solo come un giorni di assenza.

Beni culturali
Passa la proposta del governo che prevede un fondo da 850 mila euro per dare contributi a interventi su immobili di pregio storico anche se adibiti a dimora privata. “Noi avremmo preferito aiutare solo dimore aperte al pubblico”, dice Anthony Barbagallo del Pd, favorevole invece alla norma, approvata, che stanzia il 50 per cento degli incassi dai biglietti nei musei regionali ad investimenti nei Beni culturali: “La vecchia norma prevedeva che il 70 per cento degli incassi andava nel bilancio regionale”.

Trasferimenti ai Comuni
Snellimento delle procedure e accelerazione della ripartizione delle risorse ai Comuni siciliani. Lo prevede una norma della Finanziaria proposta dal governo Musumeci e illustrata in Aula dall’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso. Rispetto ai precedenti nove criteri, alcuni anche molto complessi, da quest’anno il calcolo verrà basato su due dati facilmente reperibili: popolazioni e spesa storica riferita al 2016. “In questo modo – spiegano il presidente Musumeci e l’assessore Grasso – l’erogazione delle somme sarà molto più celere, evitando agli enti locali il ricorso alle anticipazioni di cassa e consentendo loro di avere certezza sulle risorse che verranno trasferite dalla Regione”.

Pulizia fiumi e torrenti
Stanziati 6,5 milioni per la pulizia di fiumi e torrenti: saranno utilizzati i forestali, i dipendenti dell’Esa e dei Consorzi di bonifica.  Stanziati poi 500 mila euro, che saranno trasferiti ai Comuni, per la pulizia dei torrenti bloccati da immondizia e discariche abusive.

Villino Messina Verderame
Viene acquistato dalla Regione, e passa all’amministrazione regionale anche il patrimonio dell’Asi.

Luglio trapanese
Ok a 200 mila euro per l’Ente musicale trapanese

Smaltimento amianto
Approvato un finanziamento da 200 mila euro per la Protezione civile per lo smaltimento amianto

Adozioni internazionali
Stanziati 600 mila euro per il sostegno alle famiglie che fanno adozioni internazionali. La norma, del 2003, recita: “L’Assessore per la famiglia, le politiche sociali e le autonomie locali è autorizzato a concedere contributi fino al 50 per cento delle spese sostenute dalla famiglia adottiva per l’espletamento delle procedure di adozione internazionale”.

Nuovo Autorità di bacino sull’acqua
Nasce una sorta di nuovo dipartimento in Regione che si occuperà di emergenza idrica: in questa struttura, in capo alla Presidenza, passano tutte le competenze su fiumi, torrenti e dighe e pianificazione su uso irriguo e potabile dell’acqua: finalmente la Regione si dota di una Autorità di bacino che si occuperà di programmazione in materia idrica.

Mutuo per immobili Istituto vino e olio
Ok ad un mutuo della Regione da 3 milioni di euro per l’acquisto dei beni dell’Istituto vino e olio.

Nuove concessioni beni demaniali
Passa una norma che consentirà alla Regione, su decreto dell’assessore regionale al Territorio, di dare in concessione ai privati beni del demanio, anche cambiando la destinazione d’uso per favorire attività turistiche ed economiche. Ma dopo grazie all’intervento del deputato Claudio Fava, condiviso da 5 stelle e Pd, passa una modifica fondamentale: nel testo del governo si potevano dare in concessione tutti i beni demaniali, invece è stato inserito un passaggio che “prioritariamente” da’ la possibilità di dare beni in concessione ma solo se “versano in condizioni di precarietà accertata”.

Ex Province
Aumenta il fondo a loro destinato: avranno nel 2018 22 milioni di euro in più per stipendi e per la progettazione di interventi infrastrutturali.

Arpa
Passa la norma proposta dal governo che apre a nuove assunzioni all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente. A favore anche i 5 stelle, anche se sui numeri occorre prima un decreto dell’assessore al Territorio che fissi la pianta organica. Il Pd si è astenuto sostenendo che manca una deroga al blocco delle assunzioni imposto dallo Stato.

I forestali
Passa l’aumento del contratto dei forestali, con una media di 80 euro in più al mese per i 22 mila stagionali. Ma il deputato del Pd Antonello Cracolici: “Il contratto nuovo era stato approvato da noi nel governo Crocetta, quello che il governatore Nello Musumeci non dice è che adesso mancano 40 milioni per garantire le giornate dello scorso anno: insomma, i forestali rischiano la beffa”.

Aiuti alle scuole private
Passa la norma che stanzia 4,5 milioni di euro per contributi alle scuole private paritarie. La norma passa con il voto anche del Pd, contrari i 5 stelle: “Noi siamo ideologicamente contrari a fondi per la scuola privata, aiutiamo il sistema pubblico”, dice Francesco Cappello.

Eas
Via libera alla norma che proroga il trasferimento delle reti ancora in capo all’Eas ai Comuni del trapanese ad ottobre. Il personale  Eas transiterà all’Esa per accelerare la liquidazione infinita dell’ente.

Istituto ippico e Istituto Zootecnico
Bocciata la proposta della maggioranza e del governo sulla fusione dei due enti. L’articolo viene soppresso, esultano 5 stelle e Pd.

Biglietto unico trasporto pubblico
Maggioranza e governo di nuovo sotto: bocciata la norma proposta dall’assessore Marco Falcone sul biglietto unico nel trasporto pubblico. Ecco il testo bocciato: “Per favorire l’integrazione tariffaria tra i servizi urbani ed extraurbani, nonché l’integrazione modale gomma-ferro, l’Assessorato regionale alle infrastrutture e mobilità è autorizzato a promuovere progetti sperimentali di integrazione tariffaria tra i servizi urbani delle Città di Palermo, Catania e Messina e i servizi ferroviari regionali”.

Irfis
Passa la norma che accorpa tutti i fondi dell’Irfis in un unico calderone che servirà per dare credito agevolato alle imprese e per garantire credito alle “imprese operanti in Sicilia nonché per la realizzazione  di investimenti e infrastrutture nell’Isola”. La norma passa con un emendamento del Pd sul credito agevolato alle imprese, anche giovanili. Passa un emendamento dell’assessore Gaetano Armao che inserisce anche la startup.

Società in liquidazione e interinale spa regionali
Ok anche alla norma di salvaguardua per i dipendenti delle società in liquidazione e per gli interinali in causa con la Sas che hanno avuto giudizi favorevoli: finiscono tutti in un albo speciale dal quale saranno chiamati in servizio da altre spa della Regione. In questo albo finiscono anche gli ex dipendenti dell’Iridas.

Agricoltura
Via libera a un fondo da 10  milioni di euro come sostegno alle aziende agricole per danni da maltempo o per “danni causati da organismi vegetali”. La Regione risarcirà anche danni alle colture e ai terreni provocati da “fauna selvatica”.

Aiuti acquisto casa giovani coppie
Non passa la norma proposta dal governo Musumeci che stanziava aiuti fino a 40 mila euro per l’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie con reddito inferiore fino a 20 mila euro. Il fondo però era solo di 6,5 milioni di euro e potevano beneficiare della norma solo 150 coppie. “Un bluff”, dicono Pd e 5 stelle. A voto segreto, la norma viene bocciata.

Finanziaria regionale, pioggia di fondi per la riviera jonica messinese (sikilynews.it).

Due principali maxi-emendamenti presentati dalla Commissione Bilancio. Il secondo di questi, “il comm-1” da 250 milioni di euro, contiene alcuni sub-emendamenti dei Cinque Stelle e della Commissione Bilancio ed è stato contestato proprio dai grillini che hanno definito alcune norme come “clientelari” e quasi nominative sui destinatari dei territori. L’Ars l’ha comunque approvato, con una miriade di riserve al fondo per le autonomie locali, che da eccezione sono divenute praticamente la regola, con i deputati che hanno presentato norme per garantire fondi ai propri comuni. Tra questi sono diversi i centri della riviera jonica messinese interessati che riceveranno i contributi. Un bel bottino da 5 milioni di euro va ai comuni che nel 2017 e nel 2018 hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata in materia di rifiuti solidi urbani: 2,5 milioni saranno ripartiti in base alla densità demografica, altri 2,5 milioni in base al numero dei comuni che hanno superato la percentuale, tra l’altro quella minima imposta dalla legge. Lo prevede un emendamento proposto dal deputato Cateno De Luca (Misto) e approvato dall’Ars. Santa Teresa di Riva (dove De Luca è stato sindaco dal 2012 al 2017), con una percentuale del 74,84% (che sale all’80% calcolando il compostaggio dell’umido) che otterrà complessivamente dalla Regione la somma di 388mila 241 euro.. Ai comuni che hanno conseguito nel 2017 la Bandiera Blu dalla Fee per la certificazione della qualità ambientale delle località balneari o la Bandiera verde assegnata dai pediatri italiani alle località marine con caratteristiche adatte ai bambini, vanno rispettivamente 700mila e 300mila euro, per un totale di 1 milione di euro, grazie a un emendamento proposto da Cateno De Luca, Michele Catanzaro, Edy Tamajo e Carmelo Pullara. I contributi saranno ripartiti per il 50% in base alla densità demografica e per il restante 50% in base al numero di comuni che hanno ottenuto i riconoscimenti. Le somme dovranno essere destinare all’attivazione e al potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione territoriale e turistica. Santa Teresa di Riva, che riceverà 182mila 178 euro per la Bandiera blu e Giardini Naxos, che otterrà 44mila 109 euro per la Bandiera verde (riconfermata anche per il 2018). Un milione di euro, in virtù di un emendamento dei deputati Vincenzo Figuccia, Cateno De Luca e Basilio Catanoso, andrà ai comuni che hanno conseguito il riconoscimento di Borgo più bello d’Italia (700mila euro) e il titolo di Borgo dei Borghi (300mila). Il tetto massimo della somme concessa ad ogni comune non può essere superiore a 100mila euro per entrambi i riconoscimenti. Le somme dovranno essere spese per l’attivazione o il potenziamento di interventi e servizi destinati all’accoglienza e alla promozione territoriale e turistica. Savoca, uno dei borghi più belli d’Italia, riceverà un contributo di 69mila 040 euro, così come Castelmola, che otterrà 38mila 496 euro. Un articolo della Legge finanziaria, proposto da Cateno De Luca e sostenuto anche da Valentina Palmeri del M5S, prevede l’assegnazione di 1,5 milioni di euro destinati ai comuni che hanno ottenuto finanziamenti pubblici per l’attivazione o vogliono attivare scuole di antichi mestieri e tradizioni popolari. La somma è suddivisa in 750mila euro per l’acquisto di arredi e attrezzature e 750mila euro per le spese di avviamento e promozione. Fiumedinisi (comune di origine di De Luca e dove è stato sindaco dal 2003 al 2012) ad aver realizzato negli anni scorsi, grazie a un finanziamento pubblico da oltre 2 milioni di euro, una scuola degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari in fase di attivazione. Un emendamento proposto da De Luca e approvato dall’Assemblea assegna 500mila euro ai comuni della zona jonica confinanti alla città di Messina che hanno subito danni nel corso dell’alluvione dell’ottobre 2009: le somme saranno dunque assegnate a Scaletta Zanclea e Itala. Per il capoluogo peloritano previsti altri 500mila euro per la rivitalizzazione urbana dei villaggi di Giampilieri, Molino, Pezzolo, Santo Stefano. Altri fondi stanziati in Finanziaria riguardano tre milioni di euro complessivi che vanno ai Comuni con piano di riequilibrio già approvati dalla Corte dei conti (nella jonica figura Giardini Naxos) e 700mila euro per i Comuni in dissesto (in zona Scaletta Zanclea).

Infine, la maggioranza era striminzita. Ma si è ritrovata compatta (livesicilia.it). E nell’elenco dei votanti figurano tutti i deputati dei partiti di centrodestra, compresi i componenti del “Misto” Rizzotto, Caronia e Cateno De Luca.

Adduso Sebastiano


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