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Schlein accusa il governo di incapacità, approssimazione e disumanità

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rimo “scontro” Schlein-Meloni: il sentire da nettamente vittoriosa la Schlein. Dare pane al pane e vino al vino: la critica della Schlein, parlamentare e segretaria del PD, alla Meloni, Presidente del Consiglio e leader del partito politico “Fratelli d’Italia”, e al governo per incapacità, approssimazione e disumanità

Schlein accusa il governo di incapacità, approssimazione e disumanità

Oggi, durante l’intervento in Parlamento della Meloni e della Schlein, il governo è stato pesantemente criticato per la sua gestione dell’attuale situazione di crisi.

In breve

La Schlein ha accusato il governo di essere incapace, approssimativo e disumano, e ha chiesto un’azione decisa per risolvere la situazione.

In particolare, la Schlein ha sottolineato la mancanza di misure concrete per aiutare le persone più colpite dalla crisi economica e sociale, e ha criticato la scarsa attenzione alle esigenze dei cittadini.

La Meloni, a sua volta, ha appoggiato le accuse della Schlein e ha chiesto al governo di assumersi le proprie responsabilità e di agire con determinazione.

La trascrizione integrale dell’intervento della Schlein e della Meloni

(Posizione del Governo sul salario minimo legale e su ulteriori misure atte a incrementare le garanzie per i lavoratori – n. 3-00247)

PRESIDENTE. La deputata Schlein ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00247 (Vedi l’allegato A).

ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Signora Presidente, in questo Paese, c’è un dramma di cui non vi sentiamo parlare mai: la precarietà e il lavoro povero, che colpiscono ancora più duramente le donne, i giovani, in particolare al Sud.

Sono più di 3 milioni le lavoratrici e i lavoratori che sono poveri, anche se lavorano.

A loro è negata ogni possibilità di costruirsi un futuro libero e dignitoso.

Occorre fissare, per legge, un salario minimo, perché, sotto una certa soglia, non si può nemmeno chiamare lavoro, è sfruttamento.

Occorre una misura complementare e non certo sostitutiva della contrattazione collettiva, che, invece, va rafforzata, va estesa a tutti, ad esempio, con una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata.

Ma lei, qualche tempo fa, ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole. Vada a dirlo a chi percepisce una paga da fame.

Il Partito Democratico ha presentato una proposta sul salario minimo e tutte le altre opposizioni hanno presentato proposte o mozioni in questa direzione, ma le avete respinte tutte.

A me interessa sapere cosa volete fare su questo e mi stupisce che non vediate il nesso tra la crisi della natalità, di cui spesso parlate, e la precarietà in cui versano moltissime donne in questo Paese.

Guardi, questo mi spinge a chiederle:

perché non approviamo subito un congedo paritario, pienamente retribuito e non trasferibile, di almeno 3 mesi (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati dei gruppi MoVimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra)?

Questa sì che è una misura che aiuterebbe il lavoro delle donne, ridistribuendo anche il carico di cura.

PRESIDENTE. Concluda.

ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Quindi, Presidente Meloni, le chiedo. Approviamo subito un salario minimo e un congedo paritario. Noi ci siamo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha facoltà di rispondere.

GIORGIA MELONI, Presidente del Consiglio dei ministri.

Presidente, intervenire per fronteggiare il fenomeno del lavoro povero è inevitabilmente una delle priorità alle quali questo Governo lavora, perché, come fanno notare gli interroganti, l’onorevole Schlein e altri, l’Italia è l’unico Paese OCSE nel quale, dal 1990 al 2020, il salario medio annuale è diminuito, mentre, nel resto dell’Occidente, cresceva.

Gli interroganti del Partito Democratico fanno rilevare, anche, devo dire, con una sincerità che fa loro onore, che, in Italia, negli anni passati, la quota di prodotto interno lordo, che è stata destinata a salari e stipendi, è diminuita più che nel resto degli altri Stati industrializzati (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).

È vero, c’è un problema. Chi ha governato fino a ora ha reso purtroppo più poveri i lavoratori italiani e questo Governo deve fare quello che può per invertire la rotta (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).

Noi, già nei primi mesi di legislatura, pur con le risorse inevitabilmente limitate che abbiamo a disposizione, abbiamo dato segnali in questo senso: interventi a tutela del potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, il rinnovo del taglio di 2 punti percentuali del cuneo fiscale e contributivo, che, giova ricordare, il precedente Governo aveva previsto fino alla fine dello scorso anno, e l’aggiunta di un ulteriore punto del taglio contributivo per i redditi più bassi.

Solo primi passi, ovviamente, verso l’obiettivo che il Governo si è posto, che è, ovviamente, aumentare i salari dei lavoratori, garantendo retribuzioni dignitose, retribuzioni che siano adeguate al lavoro svolto e al contesto socio-economico.

Però, voglio dire che, per raggiungere questo obiettivo, l’ho già detto in passato, in un contesto come quello italiano, caratterizzato da una elevata copertura dalla contrattazione collettiva e da un elevato tasso di lavoro irregolare, il Governo non è convinto che la soluzione sia la fissazione di un salario minimo legale e spiego banalmente il perché.

Perché – io non ho un approccio ideologico su questa materia, ho un approccio pragmatico, come sempre -, a mio avviso, mi interrogherei sull’ipotesi che il salario minimo legale possa diventare, non un parametro aggiuntivo delle tutele garantite ai lavoratori, ma un parametro sostitutivo, un parametro unico, e nel nostro sistema un parametro di questo tipo, per paradosso, rischierebbe di creare, per molti lavoratori, condizioni peggiori di quelle che hanno oggi e di fare, per paradosso, un favore alle grandi concentrazioni economiche, alle quali conviene rivedere al ribasso i diritti dei lavoratori (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE)!

Io la penso così.

Credo che sia molto più efficace estendere la contrattazione collettiva anche nei settori nei quali oggi non è prevista.

Credo che sia efficace tagliare le tasse sul lavoro, perché la ragione per la quale i salari sono inadeguati è che la tassazione è troppo alta per le imprese che devono assumere e lavorare per combattere le discriminazioni e le irregolarità (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).

PRESIDENTE. Concluda, Presidente Meloni.

GIORGIA MELONI, Presidente del Consiglio dei ministri. Credo che questo sia il modello più efficace, che è quello che intendiamo percorrere.

PRESIDENTE. Concluda, Presidente Meloni.

GIORGIA MELONI, Presidente del Consiglio dei ministri.

Dopodiché, ho pochissimo tempo.

Sul tema dei congedi parentali, siamo molto d’accordo, nel senso che anche qui, come si è visto, le poche risorse che potevamo spendere, in parte, le abbiamo utilizzate per un ulteriore mese di congedo parentale, utilizzabile nei 6 anni dalla madre o dal padre, retribuito all’80 per cento (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).

Era quello che potevamo fare. Ma poiché il tema del sostegno alle madri lavoratrici e del sostegno alla natalità è per noi una priorità assoluta, su questo, sono sempre disponibile a confrontarmi e a parlare (Applausi dei deputati dei gruppi Fratelli d’ItaliaLega-Salvini PremierForza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e Noi Moderati (Noi con l’Italia, Coraggio Italia, UDC, Italia al Centro)-MAIE).

PRESIDENTE. La deputata Schlein ha facoltà di replicare.

ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Signor Presidente, le sue risposte non ci soddisfano (Commenti).

Anzitutto, perché – lo vorrei ricordare – il Partito Democratico, nella scorsa legislatura, ha provato ad approvare il salario minimo, ma i suoi alleati, che le siedono affianco, erano contrari (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista) e il Governo è caduto prima del tempo.

Ma le vorrei anche ricordare che lei, oggi, è al Governo, ci sono io all’opposizione, e non è più il tempo di dare le responsabilità ad altri, è tempo di dare le risposte alle italiane e agli italiani.

Adesso spetta a voi dare queste risposte.

Credo che precarietà e lavoro povero abbiano bisogno di risposte immediatamente. Lei ha detto che questo tema è centrale anche per il suo Governo, ma dice di “no” a un salario minimo e rinvia a soluzioni incerte, che risulteranno tardive e inadeguate. Penso che “lavoro” e “povero” non debbano più stare nella stessa frase. Penso che si debbano limitare i contratti a termine.

Non le può sfuggire, tra l’altro, la contraddizione del partito che guida, che, in Italia, dice “no” al salario minimo, ma, in Unione europea, ha votato a favore della direttiva che ne propone l’introduzione in tutti i Paesi europei (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

È vero, l’Italia è l’unico Paese europeo in cui, negli ultimi decenni, i salari non sono aumentati, ma sono addirittura diminuiti di 3 punti percentuali.

Però, non si nasconda dietro un dito, Presidente, perché, se fosse bastata la contrattazione collettiva, non avremmo quel 12 per cento di persone, che sono lavoratori e lavoratrici poveri, tra coloro che lavorano, che sono 3 punti sotto gli altri Paesi europei (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista).

Non ce li avremmo, perché lei dovrebbe sapere che, in questo Paese, dal 2012 al 2021, abbiamo quasi raddoppiato i contratti collettivi, che sono arrivati ad essere 992.

E lei sa bene che di quei contratti solo pochi sono firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista): 25 degli ultimi 441, che sono aumentati negli ultimi anni.

Ecco, lo deve sapere, perché, se bastasse, la nostra proposta vuole rafforzare quella contrattazione collettiva e approvare quella legge sulla rappresentanza, ma, accanto, vuole anche fissare una soglia sotto la quale, laddove non arriva la contrattazione, ci sia una risposta per coloro che vedono calpestata la propria dignità mentre lavorano.

È vero, lei è in carica da soli 5 mesi, ma state già andando in direzione opposta e sbagliata.

Avete allargato il ricorso ai voucher, che sono una delle forme più precarie di lavoro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista). 

Avete dato l’intenzione di estendere i contratti a termine, anziché limitarli, come hanno fatto in Spagna. Lo vada un po’ a spiegare al 62 per cento di lavoratori e lavoratrici sotto i 24 anni, che conoscono solo quel tipo di contratti e non possono costruirsi un futuro.

PRESIDENTE. Concluda.

ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Siete una destra ossessionata dall’immigrazione, ma non vede l’emigrazione di tanti giovani, che sono costretti, dai salari così bassi e dai contratti così precari, a costruirsi un futuro altrove (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Avete colpito e quasi cancellato Opzione donna.

Queste sono le vostre risposte, perché i vostri veri punti di emergenza sono altri.

Signor Presidente, io la capisco.

Sono i rave, i condoni, la guerra alle ONG e, da ieri, colpire ideologicamente i diritti delle figlie e dei figli delle famiglie monogenitoriali, che hanno diritti come tutte le bambine e tutti i bambini che fanno parte della nostra comunità (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista – Commenti)! Ora, sul piano…

PRESIDENTE. La ringrazio. Deve concludere, deputata Schlein.

ELLY SCHLEIN (PD-IDP). Concludo, Presidente.

Sul piano sociale, la vostra azione si definisce con tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità.

Ma la vostra propaganda, ora che non siete più all’opposizione, sta sfumando, e il giudizio degli italiani sarà per quello che voi fate e non per le facili promesse alimentate per anni e smentite già dai primi mesi del suo Governo (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista e Alleanza Verdi e Sinistra – Commenti)!

ALLEGATO:

Resoconto stenografico dell’Assemblea. Seduta n. 69 di mercoledì 15 marzo 2023


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