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Sarri: “Empoli? Sarà difficile, i ragazzi reagiranno. Pavoletti sta crescendo, la squadra deve cambiare pelle”

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Sarri: “Empoli? Sarà difficile, i ragazzi reagiranno. Pavoletti sta crescendo, la squadra deve cambiare pelle”

Alla vigilia di Napoli-Empoli, Maurizio Sarri, tecnico azzurro, ai microfoni della stampa, ha dichiarato: “Secondo posto? Ci sono le possibilità, ci sono 10 partite, ma ci poniamo obiettivi settimanali e proviamo a raggiungerne più possibili. In tutte le esperienze c’è possibilità di crescita, come tipologia di tecnico ero questo anche in C ma la ribalta era diversa e nessuno se ne era reso conto. Poi in alcune situazioni devi cambiare qualcosa, è un’esperienza di crescita. Mi piacevano le ragazze con i capelli ricci da ragazzo, poi ho sposato una rossa. Diciamo che voglio fare bene fino alla fine, mi piacerebbe perché ci siamo confermati con tantissime problematiche in più. Siamo cresciuti come mentalità e rosa, l’anno scorso con queste problematiche non avremmo messo una pezza, quest’anno invece ci abbiamo messo una pezza, tutti quelli entrati hanno fatto bene. Se l’anno scorso avessimo avuto Coppa d’Africa, crociati, Champions, chissà quanti punti avremmo perso, quest’anno invece abbiamo contenuto grazie alla rosa. Ci manca qualcosa, ma i margini di crescita non sono più del 30% per una squadra come la nostra. Ora si sta lavorando su questi particolari. Se questo gruppo lima i particolari si lavora su quel 7-8% di miglioramenti. Per una squadra che ha fatto 82 punti, magari passando ad 89, significa diventare davvero competitivi.” 

SULL’EMPOLI- Ripartono bene, conoscendoli dobbiamo dimenticarci le ultime 2-3 partite. Lì quando interviene il direttore poi tutti reagiscono. Hanno la capacità di reagire che è impressionante e sarà difficile averla in mano perchè loro hanno comunque capacità di palleggio importanti. Nessuno sottolinea le difficoltà della partita, il Napoli non ha mai vinto ad Empoli. Nelle ultime due volte ad Empoli ha preso 6 gol. Conosco l’ambiente, che resta tranquilla ma reagisce, quindi troveremo un avversario applicato che ci complicherà la gara in maniera importante. Sarà una gara difficile e delicata ed ho cercato di passare il messaggio ai ragazzi.”

SULLA CHAMPIONS: “Non mi interessa più, mi interessano solo le competizioni che facciamo noi. Real Madrid? Ora non me ne importa più nulla, non c’è da legittimare più nulla, sono i campioni del mondo, siamo andati fuori da una delle squadre più forti. Se vince o meno non cambia nulla sul loro valore. Non cambio la considerazione della mia squadra se poi loro vincono o escono ai quarti, rimane la prova che abbiamo fatto.”

SU NAPOLI-JUVENTUS- Mi sento sazio? Se lo fossi andrei a casa, senza motivazioni non si va avanti. Al di là del loro amore per la squadra, mi piace il fatto che non hanno la presunzione di pensare che devono vincere sempre, anche se si merita di vincere per 2mila motivi. Questa sfida mi affascina. Il pubblico ha l’umiltà che vincere è difficile, ma meriterebbe di vincere”. 

SUI HYSAJ ED ALLAN- “Ripetersi da giovani è anche difficile, ha fatto gli europei, la Champions, ha subito più stress rispetto all’anno scorso e l’ha pagato. Nei prossimi anni capiremo se troverà costanza per stabilizzarsi, ma ci dimentichiamo che ha 22 anni e per la prima volta ha fatto certe esperienze che gli hanno portato fatica mentale. Fa parte della crescita”.

SU PAVOLETTI-Si va a parlare di una punta con caratteristiche diverse, un po’ lui deve abituarsi alla squadra, e la squadra dovrà abituarsi a lui. Sta crescendo di condizione, veniva da un momento travagliato con pochi allenamenti. Quando lui entra la squadra deve cambiare un po’ pelle”. 

SU JORGINHO- Dà palleggio e velocità di pensiero che hanno in pochi in Europa, poi come tutti ha delle controindicazioni. Quest’anno giochiamo sempre in velocità e costringe i centrocampisti a corse più lunghe, a ritmi più alti, perchè giocando in velocità ci sono più palle perse ed in alcune gare può fare più fatica nel rincorrere. Col Crotone s’è giocato in poco campo e lui in quelle partite arriva fino alla fine. A campo aperto Diawara ci dà più resistenza, ma se teniamo noi la partita in mano Jorginho ci dà più palleggio”. 

 


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