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l 15 aprile scorso lo Stato ha inferto un nuovo colpo ai Casamonica, ed ai clan Spada e Di Silvio, arrestando 23 persone (fra cui 7 donne) ritenuti responsabili, in concorso fra loro e con ruoli diversi, di estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, spaccio di stupefacenti ed altro, reati per buona parte commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini dei Carabinieri erano state portate avanti in prosecuzione all’operazione “Gramigna” che, la scorsa estate, ha già interessato 37 appartenenti al clan Casamonica e, per questo, l’ultima operazione era stata denominata “Gramigna bis” impegnando, tra Roma e provincia e in varie regioni, circa 150 Carabinieri del Comando provinciale di Roma, con l’ausilio di unità cinofile, un elicottero dell’Arma e del personale dell’8° Reggimento “Lazio”.
OGGI, il sindaco di Roma Virginia Raggi, al termine della sottoscrizione del Patto per la Sicurezza siglato in Prefettura alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e del prefetto della Capitale, Paola Basilone, ai cronisti presenti ha dichiarato:
“Abbiamo sottoscritto oggi il Patto per la Sicurezza con il quale dimostriamo che le istituzioni quando sono unite possono lavorare bene. Questo patto sostanzialmente è la sintesi di tutti gli interventi che abbiamo fatto in questi tre anni, insieme alla Prefettura e alcuni insieme alla Regione: abbiamo messo a sistema un metodo, che abbiamo testato sul campo”.
Poi ha aggiunto anche che:
“Ognuno contribuisce con le proprie competenze per ottenere un obiettivo che è interesse di tutti i cittadini, la lotta alla criminalità organizzata, che, come purtroppo un pentito di Ndrangheta ha avuto modo di dire in questi ultimi giorni, di fatto ancora a Roma è molto viva e in particolare i Casamonica ne gestiscono ancora una fetta importante”
e, concludendo, ha affermato
“Io per conto mio una spallata gliela ho data abbattendo le villette. Quella è stata una azione importantissima, ma non basta. Deve essere accompagnata da altri interventi. Noi continuiamo a lottare contro la criminalità e credo che questa modalità di intervento sia quella che possa effettivamente portare il maggior numero di successi”
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