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Il pm sui fondi sottratti dalla Lega: “Se il partito cambia nome quasi impossibile recuperare i 49 milioni”

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In un’intervista al Corriere, il procuratore Cozzi di fatto lascia intendere che con un cambio di nome del partito ci potrebbero essere delle difficoltà a procedere con i sequestri per recuperare il 49milioni sottratti indebitamente ai cittadini dalla Lega. Secondo il procuratore “si procederà con i sequestri fino a quando ci saranno somme disponibili sui conti della Lega“. Poi esplicita meglio questo punto che di fatto apre nuovi scenari in questa vicenda giudiziaria: “Di fronte a un nuovo soggetto giuridico completamente autonomo (cambiando il nome del partito ndr), non potremmo fare nulla rispetto ai versamenti futuri. Anche se il neonato partito è erede del precedente dal punto di vista ideologico e politico. Bisogna sempre valutare la continuità giuridica per procedere e in questo caso salterebbe“.

Insomma, il trucco della nascita di un nuovo soggetto politico potrebbe mettere al riparo la Lega dai sequestri da parte della magistratura: “L’idea di un nuovo partito non è peregrina quella di versare nelle casse qualcosa che non sia denaro o il reimpiego diretto di somme di denaro. Mi spiego, se lei domani porta quattro lingotti d’oro alla Lega che sono ab origine una donazione di cose diverse, io non posso sequestrarli. Se però mette dei soldi posso acchiapparli“.

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