MESSINA – Intervenendo nella nota trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24 e riprese dall’Ansa, il primo cittadino – Renato Accorinti – ha fatto alcune dichiarazioni sulla legalizzazione delle droghe e sulla creazione di un quartiere a luci rosse in città che, così come riportate, hanno alzato un gran polverone. Polverone al quale Accorinti non si arrende e diffonde una nota dove, tra l’altro (si era parlato anche del Ponte sullo stretto, ma questo è altro), dichiara che pur essendo il virgolettato dell’Ansa corretto, la sua estrapolazione dal contesto e qualche sorvolo, ne ha cambiato completamete il senso per cui si è fatto premura di diffondere la trascrizione di tutta la trasmissione dalla quale estrapoliamo – e riportiamo – la parte inerente a Droga, Prostituzione e Rom che attiena a questo articolo offrendovene anche la registrazione:
“L’intervista e i virgolettati usciti su ANSA* Sicilia (leggi sotto) riportano parzialmente le mie parole, alcune cambiandone totalmente il significato e il senso complessivo. Per non travisare il mio pensiero è al fine di chiarirlo vi invio personalmente la versione integrale della mia intervista. Su questo e solo su questo, che è il mio pensiero, mi posso confrontare con chiunque“.
i>G. Cruciani:”Scusami Renato, ma tu a Messina faresti un bel quartiere a luci rosse? Perché prima parlavamo di prostitute.”
R. Accorinti:”Ah! Siamo arrivati alle luci rosse…”
G. Cruciani:”eh!”
R. Accorinti:”Ma guarda, la libertà delle persone deve essere garantita sempre con il proprio corpo… chiaramente quelli che si prostituiscono e sono obbligati..”
G. Cruciani:”…quella è un’altra cosa…”
R. Accorinti:”…quella è un’altra storia… ognuno la libertà, anche in questo…”
G. Cruciani:”…di usare il proprio corpo come vuole…”
R. Accorinti:”…deve essere garantita. Ci mancherebbe che qualcuno deve obbligare l’altro a fare qualcosa o meno, perciò… nella libertà ci possono essere cose che uno può o non può condividere ma l’altro va rispettato totalmente.”
D. Parenzo:”Si”
G. Cruciani:”eh.. ma tu a Messina, per esempio, lo faresti un bel quartiere a luci rosse?”
R. Accorinti:”Ma perché no? E’ chiaramente molto meglio il quartiere a luci rosse che tutto quello che succede …” (voci che si parlano sopra)
G. Cruciani:”.. per le strade, cioè la legalizzeresti, i bordelli li faresti? Potessi farli…” (voci che si parlano sopra)
R. Accorinti:”…per le strade, dove c’è lo sfruttamento della donna… per libertà ognuno può fare quello che vuole, mentre sullo sfruttamento dobbiamo andare ad arrestare chi sfrutta la donna”
D. Parenzo:”Esatto”
G. Cruciani:”… vabbè, d’accordo, ma il bordello, se potessi aprirlo, non tu naturalmente, se potessi decidere oggi apro i bordelli e tolgo le puttane dalla strada, lo faresti a Messina? Sì?”
R. Accorinti:”Si”
G. Cruciani:”… Sì, lo vedi, è normale…”
D. Parenzo:”Ma poi sta facendo una cosa ancora più nobile, … “
G. Cruciani:”Ma tu …già sai…”
D. Parenzo:”..sta facendo la stanza del Silenzio”
G. Cruciani:”… Ma che è la stanza del silenzio…”
R. Accorinti:”Questa è tra le cose più straordinarie che ho fatto come insegnate eh..”
G. Cruciani:”Che è la stanza del silenzio?”
D. Parenzo:”E’ una cosa meravigliosa”
G. Cruciani:”Che è la stanza del silenzio? Renà?”
R. Accorinti:”L’ho fatto a scuola… guarda forse è l’unica scuola al mondo – almeno nell’occidente – ho fatto la stanza del silenzio, del respiro consapevole e della meditazione…”
G. Cruciani:”Cioè? Che cazzo è?”
D. Parenzo:”SShhhh! Bellissimo.”
R. Accorinti:”… si chiama così…e praticamente erano i ragazzi, loro a chiedermi… mi dicevano:”Renato, oggi non andiamo a fare educazione fisica, vogliamo fare meditazione”
G. Cruciani:”E dove l’hai aperta? Nelle scuole?”
R. Accorinti:”L’ho aperta nella mia scuola, l’Enzo Drago, è una scuola media… se voi scrivete su Google “la stanza del silenzio e della meditazione…”
G. Cruciani:”… e che cazzo vanno a fare lì? A meditare?” (voci che si parlano sopra)
D. Parenzo:”A riflettere, a meditare… Sì.”
R. Accorinti:”…I ragazzi quando poi hanno capito e l’hanno voluto provare piano piano e non era una cosa…” (interrotto)
G. Cruciani:”Ma tu che sei? Buddista sei?”
R. Accorinti:”No. No. Ecco ti stavo appunto dicendo che non è una cosa di religione. Non mi sarei mai permesso di indurli in una religione. Sono tecniche meditative che può fare l’ateo o qualunque religione. Scavare dentro se stessi per trovare la serenità”
G. Cruciani:”Vabbè ma una sà fà a casa sua la meditazione non è che c’è la stanza di meditazione nella scuola… scusami..”
R. Accorinti:”…è bellissimo proprio questo perché poterlo fare nella scuola …”
D. Parenzo:”Meraviglioso”
R. Accorinti:”… perché la scuola deve servire a formare l’uomo e il cittadino…”
G. Cruciani:”Senti ma tu ti sei…scusami che dobbiamo chiudere…ti sei mai fatto delle canne in vita tua?”
R. Accorinti:”Guarda io non ho mai fumato una sigaretta normale… ho fatto due boccate a 12 anni e l’ho buttata. In India mi son trovato in un posto dove c’era un rituale che mi hanno passato non una canna ma un cannone, ho fatto due aspirate perché eravamo in quella cerchia… a me da fastidio il fumo in generale…”
G. Cruciani:”Si, però qua in Italia, qualche volta qualche canna te la sei fatta? Come in India…”
R. Accorinti:”No. No. Ti ho detto no… perché non mi piace il fumo…” (interrotto)
G. Cruciani:”Però la legalizzeresti la droga leggera?”
R. Accorinti:”Ma su questo non c’è alcun dubbio…”
G. Cruciani:”E andiamo! Lo sapevo! Lo sapevo, lo sapevo” (urlo)
D. Parenzo:”Bravo, bravo”
G. Cruciani:”Grande, grande”
R. Accorinti:”Guarda, in India, in alcuni posti, a Manali dove sono stato fumano i novantenni… la marijuana è per loro come per noi qui un bicchiere di vino…”
G. Cruciani:”Cioè… la marijuana è molto meglio dell’alcool.. dici.. fa meno danni dell’alcool”
R. Accorinti:”Ma su questo non c’è alcun dubbio, muoiono più per l’alcool non per la marijuana …”
G. Cruciani:”Può fare anche bene in alcuni casi, può fare anche bene…”
R. Accorinti:”In alcuni casi pure…per carità, non c’è da esaltare ma è la verità…”
G. Cruciani:”Per carità.. io sono convinto, non ho mai fumato in vita mia… io sono per la legalizzazione, assolutamente totale… totale”
R. Accorinti:”Guarda, io non ho fumato e dico ai ragazzi di non fumare, perché lo fanno perché è una grande libertà, ma chi lo fa deve avere la libertà di fumare la sigaretta o la marijuana… qual è il problema?”
G. Cruciani:”Ma pure la cocaina legalizzeresti?”
R. Accorinti:”Guarda la cocaina – bisogna fare un percorso – quelle pesanti, bisogna fare un percorso controllato…” (interrotto)
G. Cruciani:”…però anche lì la cocaina di Stato non ti dispiacerebbe… la cocaina di Stato..”
R. Accorinti:”Ma deve essere controllata per mettere in condizioni le persone di aiutarsi veramente perché è una dipendenza pesante…” (interrotto)
G. Cruciani:”…però tu dici meglio per togliere no… per togliere .. per prosciugare il terreno dove operano, così se uno da …se lo Stato cominciasse a spacciare cocaina sarebbe quasi meglio.”
R. Accorinti:”Può supportare assolutamente le persone che hanno quella dipendenza e poi bruciamo totalmente gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose.”
G. Cruciani:”Ma come li bruciamo? Con la legalizzazione o no?”
R. Accorinti:”Con la legalizzazione, ovviamente.”
G. Cruciani:”Pure la cocaina dici? No? Certo!”
R. Accorinti:”Quello gli brucia completamente gli affari”
G. Cruciani:”Io sto vedendo… Parenzo io ho finito tutte le due serie di Narcos… MEeeeee…spettacolo..”
D. Parenzo:”Anch’io”
G. Cruciani:”Lo dicevano pure loro… tutta questa roba qui non ci sarebbe se fosse legalizzata”
R. Accorinti:”Le mafie si sono arricchite in un modo mostruoso e hanno inquinato i mercati…”
G. Cruciani:”Se ti sentisse Gasparri…”
R. Accorinti:”Di Gasparri me ne faccio una ragione e anche due…”
G. Cruciani:”Eh… Se ti sentisse Gasparri… come lo consideri un cretino.. un.. ?”
R. Accorinti:”No. Io non offendo mai nessuno, assolutamente. Il rispetto delle persone nella nonviolenza è una cosa serissima.”
G. Cruciani:”A proposito di nonviolenza…se tu c’hai.. ehm..ehm..quelli che vogliono mettersi dentro una pistola dentro casa per sparare a un ladro che entra …ehm..tu li approvi?”
R. Accorinti:”Guarda, sulla questione della vendita delle armi, gli americani sono in questo una follia incredibile…” (interrotto)
G. Cruciani:”Trump è un pazzo, per te è un cretino?”
R. Accorinti:”Trump è “da legare” totalmente…gli facciamo un TSO subito e buttiamo la chiave …”
(Risate generali)
G. Cruciani:”Ciao Renato. Ciao sindaco!!! Forza all’attaccooo!!!! Sempre all’attacco!”
D. Parenzo:”Bene Accorinti, grande”
R. Accorinti:”Ciao, ciao”
(si chiude la telefonata)
* Accorinti, sì cocaina e lucciole. ”Rom rubano meno di siciliani mafiosi” così aveva titolato e scritto l’Ansa
PALERMO – “A Messina un quartiere a luci rosse lo farei. Molto meglio il quartiere hot che tutto quello che succede per le strade”. Lo dice il sindaco di Messina Renato Accorinti. “Ognuno – dice – deve avere la libertà di usare il proprio corpo. Se oggi potessi decidere di aprire i bordelli e togliere le puttane dalla strada lo farei”.
“Non ho mai fumato – dice- una sigaretta normale. In India mi sono ritrovato in un posto dove c’era un rituale e mi sono fatto un cannone, ma in Italia no. Legalizzerei la droga leggera, su questo non c’è alcun dubbio. E poi in India i novantenni fumano la marijuana, per loro è come bere un bicchiere di vino da noi. La marijuana fa meno male dell’alcol, e in alcuni casi può fare bene“. E la cocaina?: “Si, legalizzerei anche quella. Ovviamente aiutando le persone dipendenti con un percorso di uscita. E poi con la legalizzazione bruciamo gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose. Gli bruciamo tutti gli affari”.
“Non ho mai fumato – spiega- una sigaretta normale. In India mi sono ritrovato in un posto dove c’era un rituale e mi sono fatto un cannone, ma in Italia no. Legalizzerei la droga leggera, su questo non c’è alcun dubbio. E poi in India i novantenni fumano la marijuana, per loro è come bere un bicchiere di vino da noi. La marijuana fa meno male dell’alcol, e in alcuni casi può fare bene”.
E la cocaina?:
“Si, legalizzerei anche quella. Ovviamente aiutando le persone dipendenti con un percorso di uscita. E poi con la legalizzazione bruciamo gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose. Gli bruciamo tutti gli affari“.
Per concludere poi il sindaco dice la sua anche sui Rom e afferma:
“i rom rubano molto meno dei siciliani mafiosi”. “Molto meglio loro – dice – di tutti quei siciliani mafiosi e collusi con la mafia, o di quei politici che in modo lucido hanno devastato l’Italia”.
vivicentro.it/isole/politica
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