“Abbiamo un solo accusatore, non si è fatto avanti più nessuno”
La Curia arcivescovile di Napoli ha lanciato un appello tutte quelle persone che possono essere in possesso di prove o di testimonianze per accertarsi che le accuse di pedofilia mosse ad alcuni parroci siano reali ed accertate.
E
cco l’appello della Curia:
“A tutti coloro che sono in possesso di elementi utili per le indagini” su presunti casi di pedofilia dei quali viene accusato un sacerdote della Diocesi di Napoli. Casi, in merito ai quali la Curia, si legge in una nota, “conferma quanto precisato nel comunicato stampa del 7 aprile scorso e cioè che, dopo la riapertura del caso disposta da Papa Francesco anche a seguito di altra denuncia riportata da alcuni mezzi di informazione, la Congregazione della Dottrina per la Fede ha affidato alla Diocesi di Napoli l’incarico di procedere ai necessari adempimenti, secondo le norme canoniche. Di conseguenza, nelle settimane scorse, sono state avviate le procedure relative all’indagine previa, riascoltando il sacerdote accusato. Ora, però, tale indagine presenta qualche difficoltà perché non risulta pervenuta alla Cancelleria della nostra Diocesi alcuna nuova denuncia di persona diversa dal primo accusatore. Si sa soltanto di un’intervista fatta da un giornale quotidiano, nello scorso mese di febbraio, a un nuovo accusatore del quale, però, vennero indicate soltanto le iniziali G.S. Si invitano, pertanto, tutti coloro che sono in possesso di elementi utili per le indagini a darne comunicazione alla Cancelleria della Curia di Napoli, entro e non oltre trenta giorni dalla data del presente comunicato stampa. Si avrà modo così di proseguire e concludere l’indagine previa che, una volta ultimata, sarà inviata alla Congregazione della Dottrina per la Fede per le competenti valutazioni e determinazioni”.
Lascia un commento