Napoli, celle sovraffollate: ventilata l’ipotesi del recupero del carcere di Gragnano
Un nuovo carcere “in provincia di Napoli“. Lo ha annunciato Francesco Basentini, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, durante un’audizione alla Commissione Giustizia alla Camera.
Per far fronte al sovraffollamento delle carceri italiane, saranno costruite nuove case circondariali recuperando ex caserme ormai dismesse e da adattare per creare ulteriori spazi detentivi.
Basentini avrebbe citato anche i luoghi dove sorgeranno questi nuovi centri di detenzione, senza però entrare troppo nei dettagli: “Sono stati individuati tre siti di potenziale interesse per noi – ha detto – uno in provincia di Napoli, un altro a Casale Monferrato e il terzo a Bari, dove ci sono due caserme e una di queste dovrebbe essere destinata a realizzare la cittadella giudiziaria“.
Ventilata, ma poco plausibile, l’ipotesi di un recupero dell’ex carcere di Gragnano, inaugurato nel duemila e chiuso appena un paio di anni dopo per gravi problemi strutturali. Più concreta la “candidatura di Nola, a Boscofangone, non molto lontano dal centro commerciale Vulcano Buono. Secondo i progetti – riferisce laRepubblica – il nuovo carcere avrà una capienza di 1200 persone, con un costo complessivo per la realizzazione di 75 milioni di euro, diventando così il terzo della Campania, subito dopo quelli di Secondigliano e Poggioreale.
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