C’è il rischio di aggressioni sessuali e di crisi tra etnie
I centri di accoglienza greci delle isole del mar Egeo scoppiano. Il sovraffollamento di rifugiati e richiedenti asilo, compresi molti bambini, è grave e queste persone vivono in condizioni critiche e in continuo peggioramento. Preoccupano le dispute tra le differenti etnie, il moltiplicarsi di aggressioni e casi di molestie sessuali, nonché la crescente necessità di cure mediche e psicologiche.
Alcuni richiedenti asilo vivono in questi luoghi oltre 6 mesi ed è per questo che l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che lancia l’allarme, ha chiesto alle autorità governative greche di accelerare le procedure per rendere possibile il trasferimento di queste persone sul continente, aumentando la capacità dei centri sulla terra ferma. Particolarmente critica, sottolinea l’Agenzia dell’Onu, è la situazione nel centro di Moria, sull’isola di Lesbo dove risultano accolti 7 mila richiedenti asilo in locali previsti per 2 mila persone. A Samos in un certo pensato per 700 persone, risiedono 2.700 rifugiati.
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