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La Questura di Vibo Valentia, vicina alle donne vittima di violenza VIDEO

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<strong>La Questura di Vibo Valentia, rinnova la propria vicinanza alle donne vittime di violenza con una nuova serie di iniziative.

Domani, 25 Novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Questura di Vibo Valentia, intende riaffermare la propria vicinanza alle donne vittime di violenza, nell’ambito della campagna ” Questo non è amore”, sostenuta dal Dipartimento della pubblica sicurezza.

A tale scopo, la Questura, attraverso l’ausilio di personale qualificato, ha incontrato le donne vittima di violenza, che hanno sporto denuncia alla polizia in passato, mentre domani, gli stessi esperti, incontreranno gli alunni di alcuni istituti scolastici superiori di I e II grado di Vibo e Tropea, per illustrare loro i molteplici aspetti nei quali si manifesta la violenza di genere e i mezzi per evitarla.

Ai ragazzi verranno distribuiti opuscoli illustrativi, forniti dal Dipartimento di pubblica sicurezza.

Sempre nella giornata di domani, un camper della Polizia di Stato, si posizionera’ in P.zza Martiri d’Ungheria e nelle vie del centro cittadino. Le poliziotte incaricate, forniranno informazioni e chiarimenti sul tema, oltre oltre distribuire gli opuscoli informativi ai passanti.

Nella stessa mattinata, personale della Questura, parteciperà alla manifestazione indetta presso il liceo classico di Nicotera, mentre alle 10.00 nell’auditorium della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato, si terrà un altro incontro con una cinquantina di studenti di una scuola di Rosarno che si uniranno per l’occasione agli allievi che stanno frequentando il 215° corso di formazione.

All’incontro, prenderanno parte il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, un Sostituto Procuratore ed il primario del Pronto soccorso dell’ospedale cittadino, oltre ad un funzionario della Polizia Postale di Reggio Calabria.

Il dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, illustrerà ai presenti, i risultati dell’attività svolta dal proprio ufficio, in questo settore, nel corso dell’anno.

Iniziative pregevoli ed utili, alle quali andrebbero affiancate leggi adeguate alla portata del fenomeno in continua crescita.
Come sempre le risposte adeguate, dovrebbero arrivare dal mondo politico, il quale invece, fortissimo in materia di “commemorazioni” ai caduti di ogni genere, si fa di nebbia quando si tratta di prendere posizioni nette e precise, attraverso leggi chiare e coraggiose che permettano interventi tempestivi.

Governi omofobi e maschilisti, si alternano da decenni, sotto diverse bandiere che spaziano da destra a sinistra ma che nel centro, hanno sempre e solo la cautela del genere maschile.

Un tempo ci affannavamo a cercare di convincere le donne vittime di violenza a denunciare, adesso che lo fanno, non sappiamo più cosa dire loro.

Noi ragazze degli anni 70, non ci siamo fatte mancare le botte in piazza, i lacrimogeni e le barricate. Purtroppo non sono bastate.
In un paese permeato di maschilismo, patriarcato, mafia ed ignoranza, sembra già molto che la violenza sessuale non sia più un reato alla morale, mentre già ripartono le crociate dei benpensanti per togliere anche i pochi diritti acquisiti, come l’aborto.

Un grande plauso quindi alle tante iniziative che si realizzeranno domani, come questa della Questura di Vibo, senza però scordare, che il problema rimane.

Francesca Capretta / Redazione


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