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Castellammare di Stabia

Insulti e minacce di morte al campione azzurro Zaytsev per aver vaccinato la figlia: la follia dei no vax

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Il campione della Nazionale di volley italiana Zaytsev condivide sui social una foto con la figlia appena vaccinata e attira insulti e minacce da parte dei no vax

Ivan Zaytsev, campione della Nazionale Italiana di pallavolo, nel mirino degli haters no vax per aver pubblicato una sua foto con la neonata figlia Sienna, appena vaccinata. Sui social il giocatore che ha appena conquistato uno storico scudetto a Perugia, prima di passare al Modena Volley, ha ricevuto insulti e minacce agghiaccianti.
E anche il meningococco è fatto, bravissima la mia ragazza” aveva scritto lo Zar, il soprannome per il quale è noto agli appassionati l’azzurro medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016.
“Caro Zaytsev, pensa a giocare a pallavolo; migliaia di bambini sono morti a causa dei vaccini o sopravvivono gravemente danneggiati” scrive il primo degli accusatori, condividendo una popolare fake news. Ma quello che segue nei commenti è ancora peggio: “Zingaro, spero che Salvini ti rimandi al tuo Paese”, “Ti auguro che la bimba sia così sorridente anche domani e sempre. A volte il sorriso si spegne lentamente”.
Alcuni dei messaggi più feroci sono stati cancellati dallo sportivo azzurro.

Intanto è arrivata la solidarietà del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “A Ivan Zaytsev, leader della nazionale italiana, va un carissimo abbraccio: non solo è il benvenuto, ma a Modena e in Emilia-Romagna siamo onorati di accogliere e avere fra di noi un campione come pochi e una persona perbene quale lui è, e tutta la sua famiglia. Di accoglierli in una città e in una regione dove i valori della convivenza sono solidi e non certo rappresentati da coloro che hanno scritto frasi assurde e inaccettabili, peraltro coinvolgendo una bambina piccola: anche vigliacchi! E questo solo perché un padre ha vaccinato la figlia. Allo “Zar” mi permetto di dire anche grazie, per un gesto che è di responsabilità sociale e collettiva come quello della vaccinazione“.

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