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Gragnano, tentata rapina al Banco di Napoli: condannato il boss Apicella

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I giudici della Corte d’Appello di Napoli hanno confermato la condanna a 6 anni di reclusione per Rossano Apicella, ras 40enne, ritenuto coinvolto nella rapina al Banco di Napoli di Gragnano del 2017. Apicella, riferisce il Metropolis, era finito al centro di un’inchiesta realizzata dai carabinieri di Gragnano e dalla Procura di Torre Annunziata. Nella primavera di due anni fa i militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal tribunale oplontino – a carico di Apicella.
Secondo gli inquirenti, il ras gragnanese avrebbe preso parte in concorso con altre persone al tentativo di rapina ai danni del Banco di Napoli di Gragnano segnalando – ai rapinatori – l’arrivo delle forze dell’ordine. Per questa vicenda il 40enne era stato rinviato a giudizio ed era finito a processo conclusosi un anno fa con la condanna a 6 anni ora confermata anche in Appello.

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ossano Apicella è considerato uno degli esponenti di spicco della criminalità dei Monti Lattari. E’ stato un alleato fedele del boss Antonio Di Martino, attualmente detenuto. Grazie alla sua rete di conoscenze, Apicella riusciva a rifornire lo storico clan di marijuana e cocaina.
Apicella è anche accusato di tentato omicidio. Nel 2014, infatti, per tentare di aumentare la sua sfera d’influenza, provò ad uccidere il fratello del boss Gennaro Chierchia, Sebastiano, ferendolo con alcuni colpi di pistola. Il suo progetto criminale fallì e decise di darsi alla fuga per poi consegnarsi, qualche giorno prima del sequestro dei beni, al carcere di Poggioreale.

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