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Ferrari, a Jeddah sei stata la quarta forza

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a Ferrari esce da Jeddah nettamente sconfitta. La Rossa è stata la quarta forza in gara, confermando che sulla SF-23 ci sono tante cose che non vanno

Ferrari, a Jeddah sei stata la quarta forza

Così fa male. È inevitabile. Parliamo di un dolore diverso, ma comunque molto forte che colpisce ancora la Ferrari. La scuderia di Maranello non va oltre la sesta e la settima piazza a Jeddah, con una SF-23 che non riesce davvero a capire quale strada intraprendere.

Ferrari, questa gara fa proprio male

Siamo solo all’inizio, è chiaro. Due gare su ventitré non sono niente, però il modo in cui si ottengono questi risultati deve essere un campanello d’allarme. La Ferrari esce da Jeddah come quarta forza del mondiale in gara. Vasseur lo ha ripetuto più volte: “Una vettura che va forte in qualifica non può non andare in gara”. Il ragionamento non fa una piega, ma non si può nascondere che per ora è così. La SF-23 si piazza infatti in prima fila nel sabato di qualifica, per poi non riuscire a superare una Mercedes il giorno dopo. Il problema in gara non è legato al degrado, come è stato l’anno scorso, ma proprio alla mancanza di velocità che si ha con alcune mescole. Il che è ancor più preoccupante.

FONTE FOTO: Scuderia Ferrari Twitter

Il problema velocità

Dopo un buono stint con le gomme soft con Leclerc, il problema è nato con le gomme hard. Le maledette gomme hard. La Rossa non riesce proprio a rendere con questo tipo di mescola, in quanto non si notano problemi di passo che nascono giro dopo giro (scatenando dunque degrado) ma un passo molto lento dal momento in cui le gomme vengono montate. Un unico lato positivo riguarda sempre la coppia piloti: Sainz non ha fatto malissimo, mentre Leclerc sia sabato che domenica ha ricordato l’idea, non che ce ne fosse bisogno, di quanto sia forte. Seconda posizione strappata in qualifica e super rimonta prima del passaggio alle gomme hard. In casa Ferrari si dovrà senza dubbio lavorare, ma di certo questi due con una macchina veloce quanto le altre non deluderebbero le aspettative.

Tempo di lavorare

E ora c’è la pausa. Tra due settimane arriva l’Australia, una pista ancor più diversa in cui, in vista delle tre settimane di pausa prima di Baku, si inizieranno già a tirare i primi dati di un inizio di stagione, almeno al momento, nettamente al di sotto delle aspettative.

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