Una faida a colpi di pistola in strada, tra famiglie della zona sud-ovest di Messina, ha portato in carcere due soggetti con precedenti.
Solo qualche giorno addietro riportavamo la notizia che a Carini, in provincia di Palermo, due tizi si erano più volte affrontati in mezzo alla gente sparando e che per questo erano stati arrestati dai Carabinieri a seguito di un’ordinanza del GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura.
span style="font-size: 18pt;">Adesso è a Messina, nella zona sud-ovest della città, che si ripetono analogamente degli scontri armati, stavolta tra famiglie contrapposte da una faida, con conseguenziali arresti
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Ieri di primo mattino infatti, è stata eseguita della Squadra Mobile della Questura di Messina la misura cautelare emessa dal Tribunale di Messina a carico di Salvatore Capria, 39 anni, e Fabio Calarese, 31, entrambi messinesi e gravati da pregiudizi di polizia, ritenuti responsabili dei reati di danneggiamento aggravato, minacce aggravate, porto e detenzione illegale di armi da sparo, detenzione illegale di munizioni, detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina ed alterata.
I due sono ritenuti, a seguito del lavoro di indagine della Squadra Mobile di Messina, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, responsabili di una vera e propria faida familiare insorta per motivi di gelosia, che ha causato gravi episodi verificatisi nella zona sud di Messina a partire dallo scorso ottobre.
In particolare in un precedente episodio dell’11 ottobre 2019 un uomo seduto dietro un motorino condotto da un altro, aveva sparato tre colpi d’arma contro una Opel Agila parcheggiata in un cortile delle Case Gialle di Bordonaro*, un chiaro gesto intimidatorio, visto che a bordo dell’auto non c’era nessuno. Dal balcone di una casa vicina, in risposta, erano arrivati altri spari che solo il caso ha voluto fossero a vuoto, creando il panico tra gli abitanti della zona.
Un’altra sparatoria c’era stata anche nella notte di capodanno 2020 a Messina, intorno alle 3.00, sempre alle Case gialle di Bordonaro, dove un uomo era stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. La vittima soccorsa dai sanitari del 118 era stato trasportato al vicino Policlinico “G. Martino” in codice rosso.
La richiesta di applicazione della misura di massimo rigore scaturisce dall’evidenza di una condotta allarmante e assai grave. Gli odierni arrestati non hanno esitato in più occasioni ad affrontarsi pubblicamente, minacciandosi vicendevolmente, utilizzando armi a scopo intimidatorio ed esplodendo colpi di arma da fuoco in strada e in pieno giorno, noncuranti del rischio di poter attingere eventuali passanti ignari.
Gli accertamenti effettuati nel corso delle indagini sui luoghi, nonché sui predetti e gli abiti indossati, al fine di rilevare la presenza di eventuali residui di polvere da sparo (cosiddetto Stub), hanno confermato l’utilizzo di armi da fuoco.
Il rinvenimento su una terrazza condominiale sovrastante l’abitazione di uno degli arrestati di un fucile a canne mozze con matricola abrasa, nonché di bossoli e cartucce, seppur sequestrati a carico di ignoti, ha consentito di raccogliere ulteriori elementi idonei a definire i contorni della vicenda.
Al termine delle formalità di rito, i destinatari della misura cautelare sono stati trasferiti alla locale casa circondariale “Gazzi”.
* Bordonaro è un quartiere di Messina facente parte della Circoscrizione III, situato 4 km a sud-ovest del centro città. Situato nella vallata del torrente Bordonaro, oggi parzialmente coperto, negli ultimi anni ha conosciuto un notevole incremento demografico passando dai 3.000 abitanti del 1995 ai quasi 9.000 di oggi.
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