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Due decessi per overdose in provincia di Brescia: 20 arresti (VIDEO)

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Droga e due decessi per overdose in provincia di Brescia: 20 arresti

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ella mattinata del 29 giugno 2020, i Carabinieri della Compagnia di Breno, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia – P.M. Dott. Donato Greco e Dott.sa Erika Battaglia – hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di 23 soggetti (20 cittadini italiani e 3 stranieri) per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione ha consentito di disarticolare e assicurare alla giustizia i componenti di un gruppo criminale, dedito allo smercio di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana), destinati a rifornire le piazze di spaccio dei comuni dell’intera Valcamonica (Bs).

L’indagine “Lucignolo” è stata avviata a fine novembre del 2018, in occasione del decesso per “overdose” di un 48enne, rinvenuto cadavere nella sua abitazione di Braone. Una seconda morte, conseguenza dell’assunzione di eroina, si è invece verificata in data 22.02.2019 durante le indagini.

Il sopralluogo dei militari aveva consentito di sequestrare in casa materiale riconducibile all’uso di droga e poi di identificare il pusher, un pregiudicato 45 enne residente a Ceto, a carico del quale sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza anche in ordine alla cessione di eroina, che in data 22.02.2019, aveva causato la morte di una seconda persona, un operaio 52enne, residente a Ono San Pietro (Bs), il cui corpo privo di vita era stato rinvenuto da alcuni conoscenti.

Le indagini, nel frattempo avviate, hanno permesso di ricostruire l’intera filiera del traffico di stupefacenti nel territorio della valle. Partendo dagli spacciatori al dettaglio è stato possibile risalire ai fornitori italiani e stranieri, attivi nel territorio della bassa provincia bresciana.

Otto indagati sono finiti in carcere, dodici agli arresti domiciliari e nei confronti di tre persone è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Tra gli indagati è finito in manette il pregiudicato risultato essere il fornitore dell’eroina letale venduta per poche decine di Euro alle due vittime.

Redazione Lombardia

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