Oggi il discorso tradizionale di Mattarella al Quirinale: “Le elezioni rappresentano il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico”.
Il presidente Sergio Mattarella oggi ha tenuto il discorso tradizionale di fine anno in occasione del Natale al Quirinale ; durante questa occasione, parlando alle Alte cariche dello stato ha detto: “Il prezioso assetto pluralistico che ci assegna la nostra Costituzione suggerisce e richiede consapevolezza dell’interesse generale. La sua piena attuazione passa anche attraverso il doveroso concorso di ciascuno alla vita istituzionale e sociale della Repubblica. Questa diffusa e comune responsabilità repubblicana, oggi, impone il dovere di riflettere sul crinale storico in cui ci troviamo per definire un’idea del nostro Paese nel futuro. Le elezioni rappresentano il momento più alto della vita democratica, da affrontare sempre con fiduciosa serenità: il loro ritmo, costituzionalmente previsto, è fisiologico in qualsiasi ordinamento democratico” ha continuato Mattarella. L’ ultimo anno della legislatura ha registrato ulteriori importanti obiettivi. Ha consentito di accompagnare la ripresa economica, agevolandola. E’ stata approvata una nuova legge elettorale per la Camera e per il Senato, con regole omogenee e non dissonanti, sul cui merito le opinioni sono legittimamente difformi ma che rappresentano il risultato di una scelta del Parlamento ed evita l’anomala condizione di chiamare al voto gli elettori con quel che residuava di due leggi parzialmente cancellate da due diverse decisioni giurisdizionali . Il Paese sconta, peraltro, un’eredità pesante: in questi anni si sono accentuate le diseguaglianze, il rischio di povertà e di esclusione sociale presenta livelli allarmanti. La disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, rimane gravemente alta, in particolare nel Mezzogiorno. Occorre lavorare insieme, con impegno, per una maggiore e adeguata diffusione dei benefici della ripresa. La crescita economica offre all’Italia una nuova opportunità che va colta. Il tempo delle elezioni costituisce un momento di confronto serrato, di competizione. Mi auguro che vengano avanzate proposte comprensibili e realistiche, capaci di suscitare fiducia, sviluppando un dibattito intenso, anche acceso ma rispettoso. E’, questa, inoltre, una strada per ridurre astensionismo elettorale e disaffezione per la vita pubblica. Con apprensione abbiamo registrato alcune manifestazioni di razzismo, antisemitismo, violenza, intolleranza, fanatismo: il nostro Paese dispone degli anticorpi necessari per contenere e respingere il contagio di ideologie e posizioni aberranti, condannate e superate dalla storia. Questo tradizionale appuntamento si colloca, per sua natura, in un crocevia temporale, che induce al confronto tra il bilancio dell’anno trascorso e le prospettive dell’immediato futuro. Un confronto reso ancor più impegnativo e stringente dall’approssimarsi del termine della legislatura e dal processo elettorale che sta per avviarsi“. Ad ascoltare il discorso in prima fila, il presidente emerito Sergio Napolitano a cui Mattarella ha calorosamente stretto la mano.
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